Il Governo Renzi si trova tra l'incudine e il martello sulla riforma Pensioni 2015. Il premier si trova a dovere elaborare una proposta organica di revisione della legge Fornero per dare da una parte risposte a chi è stato notevolmente penalizzato in diversi modi con la riforma pensionistica del 2011, ma facendo nello stesso tempo la massima attenzione ai conti pubblici.

Riforma pensioni, il premier tra l'incudine e il martello: proposte Boeri o Damiano?

Così Matteo Renzi è costretto a dover mediare tra le proposte del presidente dell'Inps Tito Boeri per la flessibilità sostenibile che prevedrebbe il ricalcolo contributivo degli assegni attualmente erogati con il sistema retributivo per finanziare le nuove forme di pensione anticipata, e le proposte della minoranza del Pd, con in prima linea il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, che punta a una "operazione di giustizia sociale" attraverso il prepensionamento a sessantadue anni con trentacinque di contributi e l'otto percento di penalità sul trattamento previdenziale oppure la soluzione Quota 100, data dall'addizione tra il requisito anagrafico e quello contributivo.

Ipotesi che trovano ampio consenso popolare e anche tra i partiti (sostenute anche dalla Lega Nord di Matteo Salvini) e che secondo Damiano sono sostenibili. Mentre per Boeri sarebbero molto costose, entrambe costerebbero più di otto miliardi di euro che dovranno essere recuperati da qualche parte; il presidente dell'Inps si mostra invece favorevole all'estensione dell'Opzione contributivo donne anche per gli uomini ma con l'accesso al pensionamento non a 57 anni bensì a 62 anni.

Renzi: va bene la flessibilità per la pensione anticipata ma occorre fare attenzione ai conti pubblici

Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi si trova a dover decidere, e in ogni caso a dover mediare, tra le proposte di Damiano, che sono quelle proposte e caldeggiate dalla minoranza del Pd e dai sindacati, e le proposte di Boeri, che tecnicamente puntano a realizzare, a suo dire, un sistema più equo e sostenibile.

Quale opzione sceglierà Renzi, quale soluzione individuerà per rottamare la legge Fornero garantendo giustizia sociale ma non danneggiando la finanza pubblica? Ancora nulla di definito a Palazzo Chigi. "Sulle pensioni - ha spiegato ieri il premier - cercheremo di consentire più flessibilità in uscita, ma - ha sottolineato dalle pagine de l'Unità - con un occhio ai conti pubblici".