Dal 1° luglio l'Inps ha messo a disposizione sul proprio sito, alla voce servizi online, l'applicazione la mia pensione, attraverso la quale è possibile calcolare quelle che presumibilmente saranno l'età pensionabile e l'importo economico della futura prestazione pensionistica.

L'accesso a tale simulatore sarà aperto a tutti, eccezion fatta per i dipendenti pubblici, i quali dovranno aspettare il 2016 per usufruire dello stesso; esso tuttavia potrà essere utilizzato solo accedendo al sito attraverso le credenziali personali. Si informa, a tal proposito, che a differenza della registrazione a tante altre pagine online, il PIN di accesso al sito dell'INPS non si ottiene per intero contestualmente all'iscrizione, ma giunge una parte immediatamente ed un'altra a casa propria, dopo diversi giorni, mediante mezzo posta.

Funzioni di "la mia pensione"

Come specificato nell'informativa presente sul portale INPS, questo programma permette all'utente di:

  • controllare i contributi che risultano versati ed accedere, se risultassero periodi di contribuzione mancanti, all'apposito servizio di segnalazione;
  • conoscere la data presunta di maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
  • calcolare l'importo stimato della pensione a moneta costante (prescindendo, cioè, dall'andamento dell'inflazione);
  • ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l'ultimo stipendio (c.d. tasso di sostituzione).

L'applicazione consente altresì di effettuare diverse simulazioni, modificando parametri come la retribuzione dell'anno in corso, l'andamento percentuale annuo oppure la data di pensionamento, per confrontare diversi scenari, in modo da poter fornire spunti per operare scelte finalizzate alla costruzione della propria futura pensione.

Utilità concreta di "la mia pensione"

Tale nuovo strumento fornisce al cittadino la possibilità di dare uno sguardo al futuro, al fine di potersi eventualmente organizzare per migliorare la propria situazione pensionistica. Le informazioni ottenute in tal modo non possono, nel pratico, essere davvero utili, giacchè si potrebbe porre rimedio solo ricorrendo a fondi pensionistici privati attraverso i quali poter integrare la propria pensione, soluzione, questa, a cui la maggioranza dei cittadini non si può permettere di accedere a causa della personale situazione economica.

Per poter realmente fornire un ausilio a milioni di italiani che, in prospettiva, rischiano di vivere la propria vecchiaia in condizioni economiche precarie, si può operare una modifica della legislazione in materia di previdenza pensionistica oppure; in alternativa, si può istituire quello che viene definito reddito minimo, da garantire, nel caso dei pensionati, attraverso erogazioni pubbliche, nel caso in cui la pensione non risulti da sola sufficiente, che permetta a tutti di poter vivere in maniera dignitosa, una soluzione, questa, già attualmente sperimentata da alcune regioni italiane.