E' prevista per domani mattina alle ore 11 l'audizione del presidente INPS Tito Boeri, chiamato ad esporre in Parlamento il pull di riforme messo a punto in vista del percorso di riassetto del sistema previdenziale nazionale. L'appuntamento è di quelli da non perdere, dato che nel giro di qualche ora l'ex docente della Bocconi tirerà le somme di un percorso che lo ha visto, nel bene o nel male, quale grande protagonista della scena politica del paese sin dal giorno del suo insediamento all'INPS, avvenuto alla fine del mese di dicembre. Le ultime notizie su pensioni e previdenza aggiornate ad oggi 7 luglio si rifanno dunque al piano Boeri, che Renzi e Padoan (numero uno del MEF) aspettano con impazienza. Come ormai ampiamente noto, la manovra dovrà infatti collimare con le richieste fatte pervenire da BCE e UE insieme, in caso contrario da Bruxelles arriveranno dei veti che allo stato attuale (e vista anche la crisi greca in atto) non sarà possibile ignorare. Intanto è tornato a parlare Mario Monti, che continua a difendere le scelte fatte dal proprio governo.

Riforma pensioni 2015, news oggi 7 luglio: incubo contributivo? Renzi e Padoan aspettano Boeri, poi bisognerà trovare un'intesa con l'UE

'Non è stato il mio governo a deprimere l'economia, anzi, con le riforme che abbiamo avviato, proseguite dai miei successori, abbiamo posto le basi per la ripresa': a parlare l'ex Presidente del Consiglio Mario Monti, che intervistato dal collega Aldo Cazzullo de Il Corriere della Sera ha strenuamente difeso il percorso politico condotto all'epoca del proprio mandato. La più grande accusa mossa al governo Monti è quella di aver depresso il tessuto economico nazionale contribuendo a portarlo allo status quo nel quale versa ormai da anni, un'accusa che Monti rispedisce direttamente al mittente: 'Le ricordo che siamo l'unico Paese dell'Europa del Sud, Francia compresa, ad essere uscito dalla procedura d'infrazione' ha tuonato l'ex premier, fiero e orgoglioso del lavoro svolto quando il 'suo paese' ha avuto bisogno di lui. Le ultime notizie sulle pensioni 2015 relative ad oggi 7 luglio non possono però non tornare alle plurime dichiarazioni rilasciate da Elsa Fornero, che nel corso di questi anni (è accaduto di frequente durante il governo Renzi) ha spesso sottolineato di non essere stata in possesso di tutte le informazioni necessarie alla ratifica di una riforma che potesse avere un impatto meno traumatico. 'C'era urgenza di intervenire e non mi era stato dato né il tempo sufficiente né le il ventaglio di indicazioni adatto' si è sempre difesa la Fornero. Evidentemente qualcosa di meglio si poteva fare.



Venendo all'audizione che domani Boeri terrà alla Camera, verrebbe da dire che siamo davanti a quella che potrebbe davvero essere definita una svolta. Boeri dovrà esporre un programma convincente e a costi ridotti - Renzi e Padoan hanno già il classico orecchio teso -, in caso contrario la sua poltrona potrebbe saltare. Sebbene sia da ritenersi fantascientifica l'ipotesi di sua sostituzione con Damiano che seconda questa fantomatica teoria subentrerebbe alla presidenza dell'INPS non è del tutto da escludere uno scenario che registri la destituzione di Boeri, che in questi mesi ha visto crescere il fronte dei 'nemici' in modo molto più spedito di quello degli alleati. Premesse le bocciature a misure quali Quota 100, Quota 97 e Quota 41, ritenute troppo onerose, Boeri dovrebbe proporre l'estensione del contributivo per tutti facendosi sostenitore di una proroga dell'istituto di Opzione Donna, che funziona per l'appunto con il contributivo. Se il suo dossier parlerà di flessibilità, saranno comunque i lavoratori a finanziarla, con buona pace di quanti per una volta avevano sperato in qualcosa di diverso.