Il tanto criticato Jobs Act del Governo di Matteo Renzi procede nel suo iter e passo dopo passo mette in pratica ciò che era previsto. Il Jobs Act altro non è che una legge che delega l’Esecutivo attraverso decreti attuativi a riformare il lavoro. Questa è una legge molto importante che abbraccia un numero consistente di cittadini in quanto prevede correttivi a lavoro, pensioni, ammortizzatori sociali e Welfare. Dalla sua approvazione sono già stati attuati numerosi interventi come la NASPI, la DIS-COLL, i contratti a tutele crescenti e l’abolizione dei CO.CO.PRO tanto per citarne alcuni.

A settembre, di ritorno dalla pausa estiva, un altro step previsto porterà al via libera di un altro punto focale della legge, l’assegno di ricollocazione.

Cos’è l’assegno di ricollocazione in breve

L’assegno di ricollocazione è un istituto che servirà a quelli che hanno perso un lavoro di avere strutture e misure che gli permettano di reinserirsi nel mondo del lavoro trovando più facilmente un nuovo impiego. Considerato come un ammortizzatore sociale, questo assegno si differenzia dai soliti perché non è esclusivamente di carattere assistenzialistico, non eroga denaro lasciando il disoccupato da solo nel cercare una nuova occupazione. Il disoccupato, con un voucher erogato dallo Stato, potrà rivolgersi ad un Ufficio di Collocamento o ad un’altra struttura riconosciuta come le Agenzie per il Lavoro che lo assisteranno ed aiuteranno a trovare una nuova occupazione.

Come fare per ottenere l’assegno

Il primo passaggio obbligatorio per il disoccupato di medio periodo (almeno 6 mesi di disoccupazione) è la registrazione in una banca dati dove ci si dichiarerà persona alla ricerca del lavoro. È data la possibilità anche a lavoratori non ancora disoccupati ma potenzialmente a rischio di iscriversi al portale.

Successivamente all’iscrizione, gli iscritti verranno convocati in una struttura che si occupa di ricollocazione nel lavoro per compilare il proprio profilo che sarà importante per trovare un futuro lavoro e per stabilire l’ammontare del voucher. Infatti in base alle caratteristiche del soggetto richiedente, cambia l’importo dell’assegno.

Più alta è la possibilità di trovare lavoro, in base a ciò che il soggetto sa fare, e minore sarà l’assegno erogato. Per coloro che stanno percependo la disoccupazione o la percepiranno a breve, l’iscrizione nella banca dati sarà automatica.

Cosa deve fare il disoccupato?

Una volta stabilito il profilo, l’Ufficio in questione si metterà alla ricerca di un lavoro che calzi a pennello per il disoccupato. Solo a lavoro trovato, il voucher che il lavoratore ha consegnato alla struttura potrà essere incassato dalla struttura stessa. Si prevede che l’importo medio degli assegni di ricollocazione sarà intorno a 1.500 euro cadauno, ma si pensa che per i profili più anomali, quelli per cui sarà più difficile trovare un lavoro, l’assegno sarà di importo anche maggiore.

Il disoccupato avrà diritto a sfruttare la struttura e ad avere un tutore che lo affiancherà nelle operazioni di ricerca di una nuova occupazione. L’unico onere che grava sul disoccupato è che non potrà rifiutare di partecipare e di seguire tutte le attività ed i corsi che l’Ufficio di Collocamento gli indicherà di svolgere durante il periodo di ricerca. La rinuncia a queste attività porterà alla revoca dell’assegno e se trattasi di soggetti che percepiscono qualsiasi altro ammortizzatore sociale, porterà alla revoca anche dei relativi sussidi.