Insegnanti dell'infanzia pesantemente penalizzati dalla legge Scuola, ignorati dai mass media e mal rappresentati dai sindacati, decidono di emergere all'attenzione nazionale per rivendicare i sacrosanti diritti di non essere congelati per 18 mesi in attesa di una immissione in ruolo che diventa sempre più un miraggio. Ad Orizzonte Scuola arriva una lettera di una docente con i contenuti del neonascente Movimento Nazionale Docenti dell'Infanzia. In gioco c'è il destino di 27 mila famiglie sulle quali grava l'incertezza dell'esecuzione delle deleghe governative per lo sviluppo di un sistema integrato per l'educazione e l'istruzione da 0 a 6 anni.

Nella lettera ci si chiede come mai sia il Miur che i sindacati hanno incoraggiato i docenti dell'infanzia ad inoltrare la domanda di partecipazione al piano ben sapendo che per loro non c'erano posti disponibili.

Le richieste

Sono ancora tanti i docenti della scuola dell'infanzia nelle Graduatorie ad Esaurimento, circostanza testimoniata dalla mancata presentazione della domanda di partecipazione al piano straordinario di assunzioni valutata nell'ordine delle 12 mila unità (dato che si ricava dalle 15 mila istanze on line prodotte su un contingente totale di circa 27 mila insegnanti). Per questo motivo un concorso per questa cdc è inutile dato l'ampio contingente dal quale è possibile ancora attingere.

Gradirebbero altresì conoscere quale sarà il loro destino lavorativo prima che venga dato avvio alla fase C del piano di assunzioni.

Le proposte

Ritengono che sia possibile potenziare il loro organico prolungando l'orario giornaliero. Considerato che sul sostegno vengono impiegati docenti privi della necessaria specializzazione, propongono che si proceda ad una assunzione dove in parallelo si istituiscano corsi ad hoc per la categoria appartenente alla scuola dell'infanzia.

Viene anche chiesto di non fare nessun concorso prima che le relative graduatorie vengano definitivamente esaurite. Un'altra richiesta è quella di ottenere l'assunzione giuridica dal 1 settembre 2015 così come era loro stato promesso, in attesa di saper quante supplenze saranno disponibili per l'anno scolastico 2015/2016.