Appare sempre più difficile che entro il mese di settembre possa essere definito un piano di intervento che vada a modificare il sistema previdenziale italiano. Sono molte le proposte che dovranno essere discusse per arrivare all'applicazione di un sistema flessibile che possa abbassare l'età pensionabile. Tante sono le questioni ancora aperte che, il governo Renzi dovrà affrontare nel più breve tempo possibile. Tra queste, c'è quella relativa ai cosiddetti Quota 96. Vediamo cosa potrebbe accadere nel prossimo futuro per trovare una soluzione a questa problematica.

I circa 4.000 lavoratori del comparto scuola torneranno al lavoro il 1° settembre

Come già evidenziato in altri articoli, sono circa 4.000 i lavoratori del comparto scuolache aspettano una decisione del governo Renzi sulla questione. Si aspetta la riunione del 9 settembre prossimo, in Commissione Lavoro alla Camera, nella quale si discuterà pertrovare una definitiva soluzione per i Quota 96. Questi lavoratori, nonostante abbiano raggiunto i requisiti necessari per lasciare il lavoro già da tre anni, saranno costretti, il primo settembre, a tornare a svolgere la propria attività lavorativa nei plessi scolastici. Perché questo obbligo per i docenti e il personale amministrativo della scuola? Tutto nasce da un errore della legge Fornero che, nella sua applicazione, ha considerato l'anno scolastico uguale a quello solare.

È possibile un mix che porti ad un abbassamento dell'età pensionabile

Intanto, in ambito riforma previdenziale, si aspetta che il Ministero delle Finanze dia il via libera ad un piano di intervento che risulti essere un mix tra uscita anticipata, al raggiungimento dei 62 anni di età e 35 anni di contributi versati, con l'applicazione di penalizzazioni che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero raggiungere anche il 12 percento, la concessione di una mini pensione che possa alleggerire il peso dei tagli assegni previdenziali e il conteggio della pensione che sarà fatto tramite il sistema contributivo. Resta ora da vedere se eventuali interventi pensionistici possano rientrare nella Legge di Stabilità 2016 che sarà approvata entro la fine dell'anno in corso.