Le ultime novità sulla pensione anticipata donne giungono direttamente dal web. Prosegue, infatti, il pressing delle lavoratrici iscritte al gruppo 'opzione donna proroga al 2018' che, coese e 'agguerrite' più che mai, desiderano farsi ascoltare dal Governo Renzi in vista della ripresa dei lavori in Commissione.Il 9 settembre prossimo potrebbero giungere anche per loro buone nuove: l'onorevole Gnecchi, rispondendo ad un precoce, ha assicurato che tra i Ddl che verranno discussi vi sarà, oltre il Ddl 857di Damiano,anche il Ddl2046 di Massimiliano Fedriga.

Il deputato della Lega Nord haproposto la proroga del regime sperimentale della c.d opzione donna fino al 2018. Le lavoratrici che reclamano maggiore visibilità, in vista della prossima Legge di Stabilità,vorrebberopoterenunciare pubblicamente almeno 5 buoni motivi per cui il Governo dovrebbe concedere l'estensione oltre al 2015, eccoveli nel dettaglio.

Pensione anticipata donne, opzione da estendere al 2018: 5 buoni ragioni per assecondare questa richiesta

Le 1500 iscritte al gruppo hanno inoltrato una lettera alla Commissione Lavoro, visibile interamente sulla pagina ufficiale Fb,con lo scopo di elencare le buone ragioni, sotto riportate,che dovrebbero spingere il Governo a concedere il via libera alla proroga fino al 31/12/2018. Estensione per giunta già richiesta in Parlamento dapiù forze politiche (Ddl S.

1843 della Lega Nord, Ddl 3114 del M5S, Ddl2046 e Ddl 1808).

  • La legge Maroni 243/2004 ha permesso a molte lavoratrici di poter conciliare famiglia e mondo del lavoro. Le donne in Italia, ancora oggi,rivestono un ruolo di caregiver che funge come unico ammortizzatore sociale in un welfare pressoché inesistente. Potersi dedicare a nipoti, familiari disabili, genitori anziani, uscendo anticipatamente dal lavoro con la certezza di un reddito fisso, è divenuta un'esigenza. A 57/58 anni diviene difficile poter continuare a svolgere bene entrambe le mansioni dentro e fuori casa. L'opzione donnasarebbe dunque l'unica ancora di salvezza per lelavoratrici che sono in queste situazioni particolari o hanno esse stesse problemi di salute;
  • La proroga del regime sperimentale fino al 31/12/2018 consentirebbe a chi non ha più un lavoro certo di non dover divenire un peso per la Società. Concedendo la pensione a 57 anni si eviterebbero eventuali sussidi di disoccupazione o ammortizzatori sociali;
  • Lo Stato andrebbe incontro a notevoli risparmi nel lungo periodo, trattandosi di un assegno calcolato unicamente col sistema contributivo;
  • Si darebbe il via ad un ricambio generazionale, quel turnover traanziani e giovani più che mai indispensabile in un momento in cui la disoccupazione giovanile è alle stelle;
  • Si concederebbe la libertà di scegliere della propria vita e molte rinuncerebbero ad una quota importante di pensione pur di accedere alla pensione anticipata

Chissà se queste 5 buone ragioni convinceranno l'esecutivo Renzi a concedere la proroga dell'opzione donna al 2018.Questa misurarientrerebbe, inoltre,in quel pacchetto di riforme a 'costo zero' per lo Stato, tanto richieste da Morando e Treu in questi giorni. Perché non pensarci dunque?