Le ordinanze del Consiglio di Stato, che hanno risolto dopo più di un decennio la situazione dei diplomati magistrali entro l'a.s. 2001-2002, hanno prodotto un vero terremoto all'interno della 'Buona scuola' di Renzi. In un primo momento, i diplomati, grazie all'istanza cautelare ottenuta dal Giudice, avevano chiesto di poter partecipare al piano assunzioni 2015-2016: la risposta del Miur era stata netta, le procedure erano già avviate e, dunque, l'inserimento in GaE avrebbe avuto, come unica conseguenza, la possibilità di partecipare alle immissioni in ruolo per turnover a partire dall'anno scolastico 2016-2017.

Immediatamente dopo, ci si è chiesto se i nuovi inseriti nelle GaE potessero ottenere una supplenza al 30/06, qualora si trovassero in graduatoria in una posizione utile. Anche in questo caso la risposta del Miur non si è fatta attendere ed è chiaro come la vicenda stia divenendo sempre più politica e meno giuridica. Una riapertura così 'massiccia' delle GaE apre alla possibilità d'ingresso degli oltre 70mila abilitati tramite PAS, TFA e SFP: il Miur teme che in questo modo possa saltare tutto il progetto, tanto avversato dal mondo della Scuola, della riforma Renzi.

La risposta del Miur e i timori per l'ingresso in GaE di PAS, TFA e SFP

La nota del Miur del 2 settembre con protocollo n. 28271 ha chiarito come dovranno avvenire le nomine, in maniera tale da escludere i diplomati magistrali: in primo luogo, le supplenze convocate entro il 2 settembre 2015 devono essere affidate a personale presente a pieno tutolo nelle GaE; in secondo luogo, le supplenze possono essere concesse soltanto ai docenti ricorrenti soltanto se inseriti nell'ordinanza n.

3909 del 2015 del Consiglio di Stato. La decisione è stata piuttosto netta e squisitamente politica: la giustizia amministrativa non può e non deve mettere i bastoni tra le ruota al processo di riforma della scuola. L'Anief ha immediatamente emanato un comunicato, nel quale si accusa il Miur di aver prodotto una nuova situazione assolutamente intollerabile e si annuncia un nuovo ricorso dinanzi al Consiglio di Stato, nel quale si richiede l'ottemperanza delle ordinanze dello stesso.

La via dei ricorsi sta sicuramente cominciando a 'stufare' le decine di migliaia di docenti italiani dalle GaE, ma è un dato di fatto che la politica non riesce ad affrontare le criticità in maniera legislativa e legale. La risposta molto dura e netta del Miur si può leggere anche in un'altra chiave: le GaE sono state riaperte ad alcune migliaia di docenti abilitati grazie al CdS, anche gli abilitati PAS, TFA e SFP stanno ricorrendo con il medesimo percorso, cosa accadrebbe alla 'Buona scuola' di Renzi se entrassero tutti i 70mila docenti esclusi dalle GaE?

La sfida diviene sempre più politica e sembra realmente difficile capire quale sarà la direzione che prenderanno i ricorsi individuali e collettivi, e quali saranno le eventuali contromosse del governo Renzi e del Miur.È tutto con le ultime news sulla situazione dei nuovi inseriti nelle GaE e sui ricorsi di TFA, PAS e SFP; per aggiornamenti e approfondimenti sulla materia scolastica, cliccate su 'Segui' in alto sopra il titolo dell'articolo.