Riguardo al concorso Scuola 2015-2016, al momento, si parla più di possibili ricorsi che non delle possibili caratteristiche che potrebbe avere il bando: a quanto pare, comunque, sarebbe quasi pronto e potrebbe mancare poco tempo alla sua effettiva emanazione. L'ultimo intervento dell'Anief suona quasi come un 'avvertimento', qualora il bando del concorso a cattedra per il 2016 non dovesse avere alcune caratteristiche partirebbero immediatamente una sfilza di ricorsi. Vediamo nello specifico quali sono le richieste del sindacato e perché potrebbero essere 'accolte' dalla commissione deputata alla stesura del bando: la questione riguarda soprattutto le 'quote', secondo l'Anief, infatti, tra gli 80mila o 90mila posti a disposizione, una percentuale dovrebbe essere 'lasciata' per coloro che vantano almeno 36 mesi di servizio pregresso nelle scuole e per coloro che, presenti nelle GaE, non hanno potuto usufruire del piano assunzioni scuola per il 2015-2016.

Prima di analizzare le richieste nello specifico, bisogna sottolineare che, in questo modo, per i docenti abilitati TFA, ad esempio, che spesso non vantano anzianità pregressa così lunga, il numero di posti a disposizione si ridurrebbe enormemente: si tratterebbe, insomma, ancora una volta della categoria più penalizzata dall'intera 'controrivoluzione' della 'Buona scuola' di Renzi.

Il sistema di quote: news sul bando del concorso scuola 2015-2016

Le richieste dell'Anief su come dovrebbe essere redattoil bando per il concorso scuola 2015-2016, con la possibilità di adire le vie legali del ricorso, sono le seguenti. In primo luogo, si richiede una quota del 40% di posti per coloro che vantano almeno 36 mesi di servizio nelle scuole – non sarebbe soltanto un modo per 'premiare' chi nella scuola ha già lavorato, ma significherebbe ottemperare a quanto previsto dalla lettera a comma 3-bis dell'articolo 35 del dlgs n.

165 del 2001 e dalla circolare n. 5 del 2013; qualora ciò non dovesse avvenire, il ricorso sarebbe già pronto per partire. In secondo luogo, si richiede un'altra percentuale di posti riservati per tutti i docenti precari rimasti nelle Graduatorie ad Esaurimento e fuori dal piano di assunzioni del 2015-2016 – si tratta di circa 60mila insegnanti che dovrebbero avere una via preferenziale per la stabilizzazione; anche in questo caso, il ricorso sarebbe già pronto.

Infine, considerati alcuni pronunciamenti favorevoli del Consiglio di Stato (l'ultimo in ordine di tempo è la sentenza n. 15 del 2015), non dovrebbero essere esclusi i semplici laureati dalle procedure e, anche per costoro, è già pronto l'immancabile ricorso.

Insomma, l'Anief sembra dettare le regole su come debba essere stilato il bando del concorso scuola 2015-2016: il timore maggiore riguarda il destino di coloro che hanno optato per un percorso molto duro, a numero chiuso e altamente professionalizzante, parliamo degli abilitati con il TFA ordinario che rischierebbero di vedere ridursi di ben più del 50% i posti disponibili.

Insomma, ancora una volta il 'merito' non sembra essere tra i principali interessi della scuola italiana e di coloro che dovrebbero difenderla.

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