La fase C della Scuola sarà completata entro novembre e tutti i 55.000 posti del potenziamento saranno coperti. A dirlo è stato Marco Campione, della segreteria dell'onorevole Faraone, rispondendo ai tanti dubbi avanzati dai docenti che attendono il prossimo turno delle assunzioni. Campione specifica che i posti saranno "consegnati" in mano agli insegnanti già da quest'anno e, quindi, non ci sarebbe alcun pericolo che rimangavo vuoti, andando a regime soltanto a partire dal prossimo anno scolastico.

I numeri

Si parla in generale, come fa notare lo stesso Campione, di 55.000 posti di potenziamento.

Nella realtà dei fatti, però, a rimanere in attesa, fra coloro che hanno presentato la domanda per l'assunzione in ruolo nella scuola, sono circa 48.000 docenti. La quantità di posti da coprire nella fase C, di conseguenza, sarebbe minore di quella tanto conclamata. Nei fatti mancherebbero all'appello circa 7.000 insegnanti. Tutto ciò fa ben sperare a molti, perché garantirebbe l'opportunità di essere assunti a tutti i precari che hanno fatto domanda, tenendo conto naturalmente dell'ordine di priorità scelto dai singoli istituti per i campi da potenziare.

Le supplenze

Un aspetto controverso è quello che riguarda la possibilità di dare a supplenza i posti che eventualmente resteranno scoperti nella fase C per mancanza di aspiranti.

Su questo punto sono molte le incertezze. Da un lato, infatti, la legge 107 sulla Buona Scuola preciserebbe che questi posti non potrebbero essere dati a supplenza. Dall'altro lato, invece, Marco Campione afferma che i posti residui potrebbero rientrare in delle vere e proprie tornate di supplenze annuali. C'è poi un altro caso ancora che merita la riflessione in tutto il meccanismo innescato dalla fase C: alcuni docenti che saranno assunti a novembre hanno già accettato una supplenza fino al 30 giugno nella propria provincia di residenza, possibilità importante per evitare l'ampia mobilità prevista in tutto il territorio nazionale. Dai 55.000 posti, quindi, vanno sottratti anche quelli che non saranno occupati da docenti che rimarranno a fare i supplenti ancora per un anno.