Il governo Renzi ha deciso che nella prossima Legge di Stabilità non ci sarà la tanto attesa flessibilità. Quindi, niente pensionamento anticipato per i lavoratori prossimi alla pensione, i quali dovranno aspettare un provvedimento ad hoc che, probabilmente, sarà approvato il prossimo anno. Il premier Matteo Renzi, ospite della trasmissione di Fabio Fazio, Che tempo che fa, spiega che l'Esecutivo non ha trovato, al momento, alcuna soluzione per permettere l'abbassamento dell'età pensionabile.

Nessuna flessibilità con la prossima Legge di Stabilità

Così, nessun sistema flessibile che vada a modificare la legge Fornero nella manovra finanziaria 2016, anche se l'argomento rimane nell'agenda del presidente del Consiglio, con l'obiettivo di trovare un meccanismo che permetta di anticipare la pensione a fronte, però, di un abbassamento degli assegni previdenziali. Il premier non ha definito i tempi precisi di attuazione della flessibilità dato che bisognerà considerare il paletto della sostenibilità finanziaria, cercando di fare una riforma che sia a costo zero per le casse dello Stato. Tra le ipotesi che potrebbero essere attuate il prossimo anno c'è quella del prestito pensionistico, a carico dell'impresa, per tutti quei lavoratori vicini alla pensione, e la pensione anticipata tramite una penalizzazione sugli assegni previdenziali.

Quasi certi i provvedimenti su esodati e Opzione Donna

Ma la prossima Legge di Stabilità conterrà, quasi sicuramente, due provvedimenti relativi a questione previdenziali che hanno caratterizzato la vita politica di questi ultimi anni: la settima salvaguardia per gli esodati e la proroga dell'Opzione Donna al 31 dicembre 2015.

Si aspetta la giornata di giovedì prossimo, quando il governo Renzi si dovrà pronunciare sul disegno di legge approvato dalla Commissione Lavoro alla Camera, lo scorso primo ottobre, relativo alla tutela dei circa 26.500 esodati, mentre per quanto riguarda l'Opzione Donna, il prolungamento al 31 dicembre dovrebbe essere cosa fatta.