Ascoltare per rendersi conto del problema. Le ultime novità che riguardano la riforma Pensioni hanno per oggetto le dichiarazioni di Renzi a Rtl 102.5, che si è detto disposto ad ascoltare quella fascia di persone in procinto di andare in pensione, ascoltarle per capire quante sono e come muoversi di conseguenza. Un premier sempre pronto al rilancio, nonostante le critiche ricevute per il rinvio delle misure per la pensione anticipata e il silenzio sui lavoratori precoci, con quota 41 di Damiano dimenticata. In queste ore è tornato a parlare anche il presidente della commissione Lavoro alla Camera, che ha dichiarato di essere pronto ad avere un confronto con Renzi per spiegargli il motivo per il quale è fermamente convinto che attraverso la sua proposta di flessibilità, ricordiamo 62 anni età minima e 35 anni di contributi con penalizzazione del 2 percento per ogni anno di anticipo, può generare perfino risparmi.

Una lotta contro il tempo, un timer già attivato dal capo del Consiglio e fissato al termine dei prossimi 3 mesi. Saranno novanta giorni, inevitabilmente, di fuoco.

Pensioni: Renzi si dà tempo 90 giorni

Non dovranno aspettare poi così tanto i lavoratori precoci per la riforma pensioni di Renzi. Tre mesi, 90 giorni circa, il tempo che il governo si è dato per decidere sulle misure da adottare per l'introduzione della flessibilità in uscita, favorendo così la pensione anticipata per molti lavoratori. Da questo punto di vista l'attesa per le pensioni dei precoci è altissima. Sui social network è esplosa la rabbia contro Renzi e la squadra di governo, dopo l'intervista a 'Che tempo che fa' del premier per certi versi sanguinaria per tutto il Partito democratico, poiché la promessa dell'introduzione di misure di flessibilità nel testo della Legge di Stabilità era stata fatta soltanto poche settimane prima, promessa poi clamorosamente disattesa a pochi passi, a pochi metri dal giorno della verità.

Il premier ha capito, compreso la rabbia dei lavoratori italiani che attendevano una nuova riforma pensioni, che segnasse un punto di rottura rispetto al passato, e presente, rappresentato dalla legge Fornero, ed è per questo motivo che ha rilanciato immediatamente sul tema delle pensioni, annunciando che entro pochi mesi ci sarà l'intervento definitivo.

Renzi ha affermato che non vuole fare pasticci, gli stessi commessi dai precedenti governi in passato, e si è detto pronto a coinvolgere i diretti interessati grazie al lavoro di squadra che verrà fatto dall'esecutivo insieme all'Inps.

Lavoratori precoci: l'attesa per la riforma durerà 3 mesi

'Preferisco aspettare 3 mesi': con queste parole Renzi ha dato il via al count-down per la riforma pensioni 2016, una riforma attesa dalla maggior parte dei lavoratori precoci, per i quali l'unico spiraglio per andare in pensione prima è rappresentato dalla legge Fornero, che consente di uscire dal mondo del lavoro dopo 42 anni e 6 mesi di contributi (1 anno in meno per le donne).

Intanto all'interno della categoria dei precoci c'è anche chi se la prende con i sindacati, colpevoli secondo alcuni di essersi mossi troppo tardi, in riferimento alla mobilitazione indetta dal 5 al 15 ottobre. Siete anche voi d'accordo sul fatto che la risposta dei sindacati è stata tardiva? Credete che Renzi fra 3 mesi avrà 'aggiustato' la situazione?