L'onorevole Roberto Simonetti, deputato della Lega Nord, in una nota stampa specifica che 'è necessario modificare la Legge Fornero al fine dare maggiore flessibilità per i lavoratori in uscita ed incrementare l'occupazione giovanile'. Questa dichiarazione giunge alle agenzie di stampa dopo che il premier Renzi ha deciso di rinviare l'applicazione di un sistema flessibile alla legge previdenziale italiana. Simonetti ricorda che la riforma Fornero ha provocato la formazione degli esodati, cioè quelle persone che sono rimaste senza pensione e senza stipendio, mentre ancora non è stata presa una decisione sulla proroga dell'Opzione Donna.

Ecco cosa propone la Lega Nord

'La Lega Nord chiede al presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, di continuare nell'esaminare le varie proposte di legge presentate in Parlamento per poi attuare una di queste attraverso un collegato alla Legge di Stabilità', specifica Simonetti. Inoltre, lo stesso onorevole evidenzia il fatto che, a partire dal primo gennaio 2016, i parametri di accesso alla pensione di vecchiaia saranno ancora più penalizzanti con l'aumento dell'aspettativa di vita. Vediamo, di seguito, quali sono le proposte che la Lega Nord ha presentato in Commissione Lavoro alla Camera.

Quota 100:É stato presentato un nuovo metodo per calcolare la Quota 100 per rendere ancora più flessibile il pensionamento per i lavoratori, fermo restando il raggiungimento del valore 100, quale somma tra età anagrafica e anni di contribuzione, avendo come requisito minimo i 35 anni di contributi o i 58 anni di età.

Esodati:Si ripropone la settima salvaguardia per gli esodati che dovrà essere quella definitiva per tutte quelle persone che, a causa della legge Fornero, hanno visto lo spostamento in avanti della finestra che gli consentiva l'uscita dal lavoro. In questa salvaguardia, la Lega include anche gli edili, e tutti quei lavoratori che provengono da aziende cessate per fallimento.

Opzione Donna:La riforma voluta dall'ex ministro Roberto Maroni, nel 2004, ha istituito il metodo sperimentale dell'Opzione Donna. Due circolati INPS del 2012 hanno interpretato, in maniera restrittiva, questa norma provocando una sospensione delle adesioni per quelle donne lavoratrici intenzionate ad anticipare la propria pensione. Il 'carroccio' chiede, attraverso una norma interpretativa, di modificare quanto specificato nelle due circolari in questione.