Mentre si discute dell'efficacia o meno delle misure di riforma delle pensioni 2016 del governo Renzi, ecco che, nel pomeriggio di ieri, è arrivata una notizia che è stata giudicata da più parti piuttosto importante: l'Ansa, infatti, ha battuto un'agenzia in cui rivela che, a causa del pressing continuo di maggioranza e opposizioni, il governo guidato da Matteo Renzi starebbe pensando all'inserimento della tanto agognata flessibilità in uscita già all'interno della legge di stabilità 2016. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando già si riteneva che bisognasse attendere settimane e mesi affinché qualcosa si muovesse nella maggioranza di governo: le aperture dell'esecutivo, come sottolinea l'agenzia dell'Ansa, sono piuttosto prudenti, se non addirittura timide, e nascono soprattutto da alcune considerazioni che riguardano il part-time proposto dal governo.

Secondo molti osservatori, un part-time così organizzato rischierebbe di fare la stessa fine della misura del TFR in busta paga: essendo talmente poco appetibile, nessuno lo sceglierebbe. Insomma, Matteo Renzi avrebbe fatto un passo indietro e, a questo punto, è molto probabile che ricominci la ridda di proposte; del resto, proprio Cesare Damiano, in un recentissimo intervento di appena due giorni fa, aveva ribadito e rilanciato la sua idea di flessibilità: 8% di penalizzazione massima con 4 anni di anticipo e Quota 41 per i precoci.

La domanda resta, comunque, la stessa: se la riforma delle pensioni per il 2016non era stata messa in campo perché giudicata troppo 'onerosa' per le casse dello Stato, questa apertura sarebbe allora connessa a dei nuovi fondi stanziati?

Se sì, da dove proverrebbero?

Treu, prestito pensionistico e le ultime news sulla riforma pensioni Renzi per il 2016

Quale sarebbe, comunque, la tempistica per l'intervento di riforma strutturale delle Pensioni per il 2016? Secondo quanto riporta l'Ansa, ci sarebbe abbastanza tempo per valutare e discutere le proposte che si sono accumulate nel corso degli ultimi mesi e anni: l'idea del governo Renzi è di rinviare tutto a quando la legge di stabilità approderà alla Camera.

I più ottimisti ritengono che questa scelta sia connessa al fatto che si intende prendere tempo per valutare con serietà tutte le proposte; i più maliziosi, invece, ritengono che la battaglia sulla flessibilità in uscita sia stata rinviata alla Camera, proprio perché la maggioranza può contare su numeri più sereni per poter gestire le discussioni, probabilmente infuocate.

Ma quali sono le proposte al vaglio dell'esecutivo? Secondo quanto riportato dall'agenzia, si tratterebbe dell'ipotesi del prestito pensionistico, altra misura che, comunque, non avrebbe un grandissimo appeal, anche perché sarebbe, comunque, a costo zero per lo Stato (che anticiperebbe soltanto) e tutto a carico del pensionando. I dubbi restano forti e chiari: se l'idea è il prestito pensionistico, allora poco cambierebbe rispetto al part-time, in quanto si tratterebbe di misure poco appetibili per i cittadini. Le altre proposte di riforma delle pensioni per il 2016 sono quella di Cesare Damiano, cui si è fatto cenno poco sopra, e quella di Tito Boeri, di recente criticata anche da Tiziano Treu perché troppo penalizzante per i pensionandi.

Insomma, per il momento si accoglie questa notizia con tutto il beneficio del dubbio; per restare aggiornati sugli sviluppi della questione, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo e lasciate i vostri commenti: cosa c'è da attendersi per quanto riguarda la previdenza? Ancora una volta si tratta soltanto di promesse?