Ad una settimana di distanza dai tragici avvenimenti accaduti a Parigi, è tornata a parlare la ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini, in merito all'odierna situazione della capitale francese. Il governo d'oltralpe ha provveduto a comunicare a quello italiano che, in questi giorni, vengono sconsigliate le gite scolastiche, soprattutto in relazione al difficile lavoro di security in atto negli ultimi giorni.

Stragi Parigi: ministro Giannini 'La scuola ha reagito con grande dignità e forza'

La domanda d'obbligo è quella riguardante la sicurezza delle scuole italiane e l'onorevole Giannini non può far altro che ammettere come la situazione sia mutata rispetto a venerdì scorso: c'è da tener presente, comunque, che la Scuola ha reagito con grande dignità e con forza a quanto accaduto.

Il responsabile dell'istruzione italiana sottolinea come ognuno di noi siamo rimasto profondamente scosso dagli attentati parigini e dalla strage compiuta dalle forze jihadiste: il primo pensiero del ministro, proprio in qualità di professore universitario, è che i giovani rappresentano un obiettivo particolarmente sensibile e prova ne è stata che il nostro Paese abbia subìto la perdita di una ragazza (Valeria Solesin) che si trovava a Parigi anche come studente.

Giannini: 'La paura non deve immobilizzarci, dobbiamo reagire'

Per quanto riguarda la posizione dell'Occidente e quella assunta dall'Islam, il ministro Giannini ritiene che i due 'mondi' non possano rimanere separati: quello che deve essere forte e chiaro è il no al alla violenza, un no che deve partire soprattutto dai giovani, in particolar modo dagli studenti universitari.

L'esponente del governo ritiene che il messaggio (forte) che deve venir fuori sia quello legato all'opposizione alla violenza ma non attraverso la paura. Sarebbe sbagliato, secondo l'onorevole Giannini, che la paura finisse per prevalere in noi, immobilizzandoci. Prendendo spunto dalla manifestazione in programma a Roma, domani, sabato 21 novembre 2015, (denominata 'Not in my name'), il ministro ritiene che l'Islam debba proseguire quel percorso di responsabilizzazione tutti i giorni, all'interno delle scuole, affinchè quel credo non si isoli sempre di più dal mondo occidentale.