Il bando per il concorso scuola 2015-2016 è imminente: dovrebbe essere emanato entro il 1° dicembre, ma le polemiche sono già molto forti. Uno dei nodi rimasti irrisolti riguarda alcune categorie specifiche di insegnanti: in primo luogo coloro che vantano 36 mesi nelle scuole e che chiedono una quota ‘dedicata’ – sindacati e associazioni fanno già sapere che, in caso contrario, si agirà pervie legali; in secondo luogo, la situazione dei laureati entro il 2001/2002 che secondo indiscrezioni risulterebbero esclusi, anche da parte di questi vi sono richieste specifiche e ‘minacce’ di ricorsi; infine, la situazione dei semplici laureati, per i quali l’esclusione è certa dal momento che unico requisito di partecipazione è l’abilitazione conseguita attraverso i vari canali degli ultimi anni, come il TFA e il PAS.

Polemiche rinnovate, invece, riguardano gli insegnanti di sostegno e la riforma di questa categoria che è in discussione al ministero: ad intervenire è la UIL Scuola con richieste specifiche anche, e soprattutto, per la questione relativa alsostegno e al fatto che debba divenire o meno una classe di concorso. Infine, sempre intorno al concorso scuola 2015, scoppia la polemica sul contributo che dovrà essere versato dai docenti.

Riforma sostegno e concorso scuola 2015-2016: lenovità

Sulla questione della riforma del ‘sostegno’, soprattutto in connessione al concorso scuola 2015-2016, è arrivata la proposta della UIL. Su questo tema, la richiesta è piuttosto chiara e netta: il sostegno non deve divenire una nuova classe di concorso ed è necessario consentire, come del resto accade già ora, che si possa passare sulla propria classe di concorso; il nodo centrale riguarda la mobilità e le polemiche ruotanointorno alla proposta di rendere il vincolo sul sostegno a carattere decennale, la richiesta della UIL è di non procedere in questa direzione.

Il documento della UIL, comunque, contiene anche altre riflessioni: in primo luogo, bisogna porre fine alla prassi per cui il docente di sostegno viene solitamente utilizzato come ‘insegnante tappabuchi’ nella misura in cui lo si ‘usa’ per le supplenze interne; in secondo luogo, si richiede il superamento della cosiddetta ‘titolarità provinciale’ in connessione con la DOS.

Il bando per il concorso scuola 2015-2016: il contributo

Come spesso accade, sorgono le prime polemiche sul contributo che sarà necessario versare per la partecipazione al concorso scuola 2015-2016. La domanda che, come sempre, ci si pone riguarda le motivazioni per cui occorre versarlo e soprattutto a chi vadano poi effettivamente questi soldi.

Le previsioni più ottimistiche parlano di 25 euro che, però, potrebbero anche diventare 50 euro: ma al di là dell’entità ci si chiede a cosa serviranno. In linea di principio questi soldi dovrebbero essere utilizzati per pagare i commissari e i presidenti, i quali, nell’ultimo concorso scuola del 2012, hanno lavorato quasi gratis perché il Miur aveva messo a disposizione scarsissimi fondi. La domanda che ci si pone è se debbano essere queste le procedure per un concorso che può valere il futuro di decine di migliaia di giovani docenti. Per aggiornamenti e approfondimenti sulla questione del sostegno e del concorso, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.