La Corte dei Conti ha decretato che la Legge di Stabilitàha causato con la sua flessibilità esagerata ha ridotto oltre misura i margini di protezione dei conti pubblici. Non solo: non sono stati risolti i problemi di maggiore rilievo quali contratti pubblici, clausole e Pensioni. Tema quest'ultimo che tiene con il fiato sospeso migliaia di italiani. Per quanto riguarda l'incremento dell'Iva non doveva essere annullato ma sottoposto a un intervento più articolato, ad esempio sulle aliquote e la struttura stessa.

La Legge di Stabilità lascia nodi irrisolti

Raffaele Squinteri, Presidente della Corte dei Conti, durante l'audizione nelle commissioni di Bilancio di Camera e Senato, ha espresso il suo parere sulla Legge di Stabilità. Il numero uno della Corte dei Conti afferma:"La legge di stabilitàsconta il carattere temporaneo di alcune coperturee - prosegue Squinteri -il permanere di clausoledi salvaguardia rinviate al futuro". Squinteri presume che per risolvere la situazione si renderanno necessari ulteriori tagli di bilancio o, per contro, un aumento delle entrate. Ma questo sarà davvero possibile?

Taglio della Tasi: il suo effetto sui Comuni

L'abolizione della Tasi, di fatto, cristallizza la capacità fiscale dei Comuni: a trarne vantaggio sono stati quelli che hanno aumentato le aliquote, mentre a farne le spese sono stati quei Comuni che avevano una Tasi meno cara.

Il risultato è un peso che viene a gravare sui non residenti che si troveranno a fare fronte a quei servizi indivisibili, non in grado di operare il controllo politico sugli amministratori con voto. Secondo la Corte dei Conti l'aggiustamento di bilanciosi tradurrà direttamente in un minore valore dei servizi offerti. In base alle ultime valutazioni effettuate, i fondi necessari per l'adeguamento delle prestazioniai nuovi Lea ammonta a circa 800 milioni, mentre rispetto al 2015 l'incremento delle risorse al fondosanitarionazionaleè stato di 500 milioni. Per rimanere aggiornati sulle ultime notizie della Legge di Stabilità cliccate il tasto Segui in alto a destra.