Mentre prosegue l'iter della legge di stabilità in Parlamento, arrivano nuove dichiarazioni del Governo sul tema delle salvaguardie per i lavoratori che vivono situazioni di disagio a causa della legge Fornero. "Quello che abbiamo valutato si potesse fare sulle pensioni" è nella Manovra, evidenziail Ministro Giuliano Poletti, spiegando in questo modo di aver cercato di valorizzare il più possibile le possibilità disponibili per sanare le problematiche in essere nel campo della previdenza. Tanto che sul tema degli esodati ricorda come ormai si sia elaborato il settimo intervento legislativo.

"Siamo arrivati vicini alla conclusione di questa situazione" spiega Poletti, che ricorda come "ci sono casi che non andrebbero inseriti nella tipologia degli esodati" perché "sono gruppi di lavoratori che con la legge Fornero si sono visti modificare in modo forte la loro condizione e quindi vorrebbero superare quella riforma". Ma l'esponente del Governo sottolinea come per questi lavoratori il problema è differente, sebbene la questione resti da affrontare.

Riforma pensioni, precoci rimandati al 2016 con l'avvio della flessibilità in uscita

Stante la situazione, resta ancora molto da fare per riuscire a sanare le problematiche ancora in essere nel campo della previdenza. A partire dalla situazione dei lavoratori precoci, che purtroppo sembrano destinati a restare esclusi dagli interventi previsti nella legge di stabilità 2016.

Si tratta di soggetti che hanno iniziato la propria attività lavorativa in giovane età e che ora chiedonodi poter ottenere il pensionamentocon almeno 41 anni di versamenti. Il problema si registra ancora una volta con l'irrigidimento dei criteri di accesso all'Inps avviatonella legge 214/2011. A tal proposito, il Ministro Poletti spiega che un intervento strutturale non risulta ancora possibile nell'attuale manovra e sarà rimandato al prossimo anno, quado "saremo in grado di fare una proposta sulla flessibilità in uscita dal lavoro",

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