La nuova riforma Pensioni continua ad essere un terreno di battaglia. La pubblicazione della proposta Boeri, concordata - sembrerebbe - con Palazzo Chigi (Ansa), è al centro di discussioni infinite. Tanti i temi trattati: dalla pensione anticipata a 63 anni con penalizzazioni fino al 10 percento sull'assegno pensionistico, al taglio dei vitalizi politici e il ricalcolo contributivo delle pensioni d'oro - che poi tanto d'oro non sono - fino al reddito minimo per gli over 55. A criticare il piano Boeri sono anche i sindacati. L'ultima parola è quella della Camusso, leader della Cgil, che in una lunga intervista rilasciato al Corriere della Sera ha menzionato anche i lavoratori precoci, una delle categorie più colpite dalla Legge Fornero.

La riforma pensioni secondo la Cgil che non dimentica i lavoratori precoci

Il leader della Cgil, Susanna Camusso, ne ha per tutti. Da Tito Boeri a Matteo Renzi, nessuno si salva. Ed è - occorre sottolinearlo - tra le poche a ricordare la delicata questione delle pensioni dei precoci. La richiesta di questi lavoratori è nota da mesi: quota 41 di Cesare Damiano, che regalerebbe la possibilità di accedere alla "pensione anticipata" dopo 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni. Riguardo a ciò ecco le ultime dichiarazioni della Camusso: "E poi non si può ragionare solo in termini di età anagrafica - afferma il segretario della Cgil - senza considerare se uno ha cominciato a lavorare a 15 anni oppure a 30.

Chiaro il riferimento ai lavoratori precoci. La Camusso poi prosegue dicendo: Senza fare distinzioni sul tipo di lavoro: a 70 anni - prosegue il numero uno della Cgil - puoi fare il professore universitario, non il muratore".

Parole forti anche contro il governo Renzi. Susanna Camusso infatti sostiene: "Quello tra Tito Boeri e Matteo Renzi è un balletto che non ci è piaciuto.

Serve - si legge nell'intervista - solo a nascondere il fatto che sulle pensioni una proposta del governo non c'è". Netto, deciso, arriva l'affondo del segretario. Che poi prosegue: "C'è solo la piattaforma del sindacato su cui il governo non ha ancora aperto alcun confronto". La Camusso, che afferma come Boeri sia ossessionato dal ricalcolo contributivo, ricorda poi la proposta del sindacato.

Torna di moda la patrimoniale: "Nella nostra piattaforma - dice Susanna Camusso al Corriere - c'è l'imposta sui patrimoni immobiliari al di sopra del milione di euro. Stiamo parlando - continua il segretario Cgil - di meno del 5% delle famiglie italiane". Attraverso la patrimoniale, afferma la Camusso, ci sarebbero i soldi non soltanto per il sistema previdenziale ma anche per il rilancio dell'occupazione giovanile. Come giudicate la posizione della Cgil nei confronti di Boeri e Renzi? Pensate che con la patrimoniale si possa risolvere la questione delle pensioni? Per conoscere le eventuali risposte del governo e dello stesso presidente dell'Inps cliccate il tasto 'Segui' in alto a destra.