Il tema sulla riforma Pensioni si arricchisce del contributo del ministro Padoan, che durante l'audizione di ieri al Senato ha difeso la Legge di Stabilità. In merito alle novità presentate nel testo per il sistema previdenziale, il ministro ha affermato: "Non viene depotenziata la riforma del sistema pensionistico, che lo ha reso uno dei più stabili e sostenibili d'Europa. È tuttavia - ha proseguito Padoan - cruciale che anche in prospettiva non ne venga indebolito l'assetto". Siamo dunque lontani al superamento della legge Fornero, come viene richiesto dalla maggioranza degli italiani, compresi i lavoratori precoci.

Ad oggi è poco razionale pensare anche al ddl 857 di Damiano e quindi alla pensione anticipata a 62 anni e la proposta quota 41.Speriamo, comunque, di sbagliarci.

La nuova riforma pensioni non smantellerà la Fornero

Alla luce delle dichiarazioni di Pier Carlo Padoan, appare evidente che la prossima riforma pensioni del governo Renzi non smantellerà la Fornero. Un'ulteriore conferma di ciò la si è avuta dall'Ordine del Giorno approvato ieri in Commissione Bilancio al Senato, attraverso cui "si impegna il governo a presentare nel corso del 2016 un disegno di legge - recita il documento - contenente disposizioni utili per ad integrare e consolidare la recente riforma del sistema previdenziale". Nell'Odg approvato ieri a Palazzo Madama non si parla esplicitamente dei lavoratori precoci, sebbene venga citata la "previsione di età di pensione moderatamente anticipate rispetto all'età ordinaria".

Non esattamente ciò che sperava la categoria dei precoci, che tra poco più di due settimane si troverà in piazza per partecipare alla manifestazione indetta dalla Fiom per il prossimo 21 novembre. La speranza, che come tale deve essere l'ultima a morire, rimane unicamente rivolta alle prossime mosse di Cesare Damiano. L'ex ministro del Lavoro ha chiesto a Matteo Renzi una sperimentazione della riforma pensioni già dal prossimo anno.

Verrebbe così introdotta la flessibilità in uscita anzitempo, con la possibilità per i lavoratori di andare in pensione anticipatamente di 1 o 2 anni. Sottolineiamo che la proposta di Damiano prevederebbe ugualmente penalizzazioni sull'assegno pensionistico. Piccoli spiragli per un intervento sulla riforma previdenziale fin da subito arrivano anche dalle dichiarazioni di Federica Chiavaroli (Ap), la quale spiega come la maggioranza sia al lavoro su 8 punti, tra cui un intervento sul fronte previdenziale oltre che a più risorse per Caf e patronati. Ritenete possibile, arrivati a questo punto, un reale intervento sulle pensioni da parte del governo?