Il Bando di Concorso previsto dal Decreto sulla Buona Scuola, in origine doveva uscire il 1° dicembre, martedì prossimo. Abbiamo detto doveva perché negli ultimi giorni si è parlato di un Ministero dell’Istruzione non ancora pronto per emettere la gara e quindi di data di uscita ancora in dubbio. Il ministro dell’Istruzione Giannini è intervenuta per spegnere sul nascere le possibili polemiche tranquillizzando la platea di soggetti interessati al concorso che lo vendono come una delle ultime occasione per coronare il sogno di una vita, entrare a lavorare in maniera fissa.

I motivi del presunto rinvio della data di uscita del concorso

Le notizie che in questi giorni hanno tenuto banco parlavano di ritardi importanti, con una data ancora ignota su quando sarebbe uscito il concorso. A rincarare la dose ed allarmare ancora di più quelli che attendono il concorso, anche alcuni sindacati tra cui la Cisl. Durante un incontro al Ministero, con all’ordine del giorno il problema della mobilità degli insegnanti, secondo la Cisl, tecnici vicini alla Giannini avrebbero dichiarato che il bando sarebbe uscito solo dopo aver approvato il nuovo regolamento delle classi di concorso, regolamento che ad oggi non risulta ancora approvato. Per coloro che stentano a capire l’importanza di avere una data certa sul concorso bisogna considerare le ripercussioni che un ritardo eccessivo avrebbe per l’anno scolastico 2016/2017.

Infatti, il MIUR contava di lanciare il concorso già il 1° dicembre, per far si che l’iter selettivo si concludesse nei primi mesi del nuovo anno. In questo modo tutto il sistema sarebbe in ordine per l’estate 2016 e quindi per il successivo avvio del nuovo anno scolastico.

Cosa ha detto la Giannini

Le voci però sono state smentite direttamente dal ministro per la Pubblica Istruzione, la Giannini.

Il ministro ha precisato che non c’è nessun problema di carattere tecnico o normativo che porti il concorso a non uscire il giorno 1° dicembre come previsto. L’unico intoppo che sta trovando è il classico iter burocratico italiano. Infatti, il ministro testualmente ha detto che “l’iter nel nostro Paese è complesso, ci sono vari atti formali in corso e se non sarà il giorno 1 sarà il 2 di dicembre, ma ormai ci siamo”.

Spente così sul nascere le notizie che davano come rinviato a data da destinarsi la pubblicazione del bando. In conclusione, volendo dar retta al ministro che sicuramente ne sa più di noi, il lancio del concorsone dovrebbe essere imminente e se ritardo ci sarà, dovrebbe essere solo di qualche giorno.