Il Ministero dell'istruzione ha chiesto il permesso all'Economia per indire un grande concorso nel quale si vedrà la selezione di 67.300 persone per altrettante cattedre, in riferimento al triennio 2016-2018, dedicato solo ai docenti già abilitati. A questo numero, nel prossimo triennio, vanno aggiunti altri 30 mila insegnanti circa atti alla stabilizzazione dei precari delle GaE, esulati dal piano del 2015, nei quali troviamo 23 mila maestri d'infanzia. Il bando sarà pubblicato entro la fine di Novembre, ma grazie alla testata Il Sole 24 ore, riusciamo ad avere qualche anticipazione.

Il concorso

Il primo atto è la richiesta al Mef, ma ve ne saranno cinque successivi sui quali si sta operando. Essi sono, in ordine: l’ordinanza sulle commissioni d’esame, il decreto ministeriale sulle prove, il Dm sui titoli ammessi, quello sul comitato scientifico per la selezione, il bando vero e proprio. Il Miur assicura che entro fine novembre ognuno di essi giungerà per tempo, anche perché la Buona Scuola del Governo Renzi ha fissato il suo termine per tale emanazione entro il 1° dicembre.

I posti saranno quindi 67.300 e le suddivisioni sono le seguenti:6.800 posizioni d'inserimento per docenti d'asilo, 15.900 per le scuole elementari, 13.800 per le scuole medie inferiorie 16.300 per le scuole medie superiori.

I restanti 10.900 posti, sono riservatiagli insegnanti di sostegno e ai docenti della fase C. L'assegnazione di posti non è però riassunta in queste poche righe: vi sono ancora 30 mila precari, nelle graduatorie di esaurimento, che non hanno avuto un'occupazione entro quest'anno. L'assegnazione dei posti verrà data secondo questa percentuale: 50% docenti derivanti dal concorso e 50% dal GaE.

Nel primo triennio sono stimate circa 93 mila cattedrevuote. Il Ministero stima che vi saranno circa 250 mila interessati al concorso, potranno accedervi solo i docenti abilitati, in possesso ovvero del Tfa e del Pas. Per i docenti della scuola d'infanzia si pensa di attenersi alla prova selettiva, mentre per i docenti delle scuole medie e superiori si pensa di orientarsi sull'eliminazione della prova selettiva, ma di basarsi su uno scritto informatizzato e su un orale simulato.

Si vuole lasciare spazio anchealle riformate classi di concorso (cioè le materie che si possono insegnare). Le classi di concorso verrebbero ridotte da 168 a 100, lo schema che lo attesta ha già passato l’esame del consiglio di Stato e deve passare al vaglio del Parlamento e delConsiglio dei ministri.

Fase c

Questo concorso, che vede l'interesse rivolto a67.300 posti vacanti, è solo l'ultima fase di uno schema che coinvolge 180 mila assunzioni nel triennio 2015-2018. In seguito alla riforma Renzi-Giannini, solo due mesi fa, a settembre quindi, hanno potuto accedere alla cattedra 38 mila docenti. Nei prossimi giorni, vedremmo circa 50 mila docenti, appartenenti alla fase C, avereaccesso a tale possibilità e che fungeranno in qualità di appartenenti alla voce potenziamento di servizi e di attività didattiche.

I docenti che si vedranno coinvolti in questa transizione, avranno, per via telematica, la proposta entro il 10 novembre. Essi avranno la possibilità di valutare l'offerta ricevuta e di decidere se accettarla entro 10 giorni dal ricevimento della stessa. Chi decidesse di rifiutare la proposta verrà cancellato dalla graduatoria e sarà escluso dalla stabilizzazione.