La Buona Scuola continua a 'regalarci delle perle' con le sue assurdità e le sue ingiustizie. L'ultimo strano caso viene riportato sulle pagine del quotidiano 'Il Messaggero Veneto' dove viene raccontata la storia grottesca di Mara Donat: si tratta di una docente precaria che detiene il poco invidiabile record di essere stata assunta, poi licenziata e successivamente nuovamente richiamata, il tutto nel giro di soli tre mesi.

Mara Donat, l'insegnante di Pordenone licenziata, riassunta e nuovamente licenziata

L'insegnante lavora all'Isis Carniello-Marchesini-Della Valentina di Brugnera-Sacile in provincia di Pordenone e il suo caso dimostra come molte cose nella Scuola pubblica italiana anzichè migliorare, stanno peggiorando.

La docente ha 44 anni, tre anni alle spalle di insegnamento, ma soprattutto gode della stima di tutti, dai colleghi ai genitori, naturalmente anche quella degli studenti. Preparata professionalmente, con una laurea, un master e un dottorato in spagnolo e letteratura latinoamericana. Nulla da dire, quindi, sulle competenze professionali.

'E' questa la Buona Scuola? Nemmeno la peggiore delle aziende private avrebbe fatto così'

Un giorno, però, l'insegnante riceve una telefonata dalla sua scuola: 'Siamo spiacenti, dobbiamo assegnare la sua cattedra ad una collega avente diritto'. Una vera e propria doccia fredda per Mara Donat, ma il 'bello' deve ancora venire, perchè il giorno seguente l'insegnante ha ricevuto una nuova telefonata dall'Isis, attraverso la quale è stata informata che la collega che non si è presentata e che, quindi, lei poteva riavere il suo posto...Finita qui?

Assolutamente no, perchè lo scorso 9 dicembre Mara Donat ha ricevuto un'altra brutta notizia: la sua cattedra era stata accettata da una precaria di terza fascia che l'aveva superata per pochissimi punti. Secondo licenziamento.

Ora la docente sta facendo supplenza, sostituendo un neoassunto in fase C che entrerà in servizio solo nell'estate del 2016: spesso, si ritrova in sala insegnanti aspettando di essere chiamata per coprire le assenze dei colleghi.

Mara Donat si chiede se questa possa essere chiamata 'Buona Scuola': 'Nemmeno la peggiore delle aziende private si sarebbe comportata così, come ha fatto lo Stato nei miei confronti: lo Stato, però, se lo può permettere', questo l'amaro commento dell'insegnante di Pordenone.