Ilbando del concorso scuola 2015/2016potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, anche se il ritardo suscita alcune perplessità. La situazione dell'istituzione scolastica dopo la riforma della 'Buona Scuola' è ancora più complessa e sembra divenire sempre più difficile dipanare le varie matasse che si vanno accumulando. Il concorso del 2016 dovrebbe essere soltanto per i docenti abilitati tramite SFP, PAS e TFA e i posti messi al bando dovrebbero essere circa 60mila, lasciando di fatto senza futuro circa 120mila insegnanti. Le ultime notizie hanno parlato dell'accoglimento dell'odg di Silvia Chimienti per la tutela di questi professori che rischierebbero di rimanere a spasso, e,nel frattempo,il ritardo sta diventando consistente.

L'ingarbuglio giudiziario e il concorso scuola 2015/2016

Un altro punto sul quale conviene interrogarsi è quello relativo ai ricorsi per l'inserimento in GaE di tutta una serie di categorie di docenti che ritiene di 'meritare' il ruolo e l'assunzione: si tratta dei diplomati magistrali e, per l'appunto, degli abilitati mediante PAS, SFP e TFA. Il problema è che la situazione è talmente ingarbugliata e complessa che le stesse istituzioni competenti, il TAR, il Consiglio di Stato e, non per ultimi, i Giudici del Lavoro danno responsi differenti che, di fatto, fanno il gioco del Miur: una situazione particolarmente indicativa è quella dei diplomati magistrali che, nonostante diverse sentenze favorevoli, vedono ancora l'opposizione del Miur, il quale continua a dare battaglia in tutte le sedi competenti.

Queste battaglie riguardano, ovviamente, la stessa possibilità del concorso scuola 2016 e tutto l'impianto della tanto contestata riforma della 'Buona scuola'. In poche parole, una vittoria in tribunale segnerebbe una sconfitta per il governo Renzi e il Miur.

Il punto sui ricorsi per l'inserimento in GaE

Il ritardo nella pubblicazione del bando del concorso scuola 2016 potrebbe anche essere dovuto alla necessità da parte del Miur di valutare la situazione giudiziaria dei ricorrenti.

Se circa 180mila docenti dovessero essere immessi in GaE, il concorso non avrebbe più alcun senso (almeno in questi termini) e tutto dovrebbe essere ripensato in maniera completamente differente. Il punto della situazione sui ricorsi è connesso ad una sorta di conflitto tra differenti interpretazioni giuridiche: l'avvocato Miceli dell'Anief ha ribadito, in un intervento pubblicato su Orizzonte Scuola, che il Consiglio di Stato ha decretato che, ad avere giurisprudenza su questa tipologia di ricorsi, è il TAR; intanto, molti ricorsi sono finiti anche a differenti Giudici del Lavoro (per la questione della mancata immissione in ruolo nelle fasi del piano straordinario di assunzioni), i quali hanno dato pronunciamenti spesso contrastanti tra di loro.

La strategia del Miur

Secondo l'Anief, la strategia del Miur è quella di contestare continuamente tutti i provvedimenti del TAR, del CdS e dei Giudici del Lavoro, sollevando conflitti di attribuzione e giurisprudenza, in maniera tale da allungare i tempi dei procedimenti: strategia, per il momento, riuscita, perché sono trascorsi più di due anni dai primi ricorsi e non è arrivata alcuna sentenza definitiva. Precedenti, comunque, mediante i quali vi sono state immissioni nelle GaE ci sono e potete consultarli a questo link.Per aggiornamenti e approfondimenti sul ricorso e il concorso scuola 2016, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.