La battaglia sulla flessibilità in uscita per la pensione anticipata e sulla salvaguardia degli esodati continuerà anche nel 2016. Ne è sicuro il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, ospite in tv nella trasmissione DiMartedì. Tra le novità che possiamo aggiungere nel calderone della previdenza ad oggi, 2 dicembre 2015, si annovera una notizia che a molti potrebbe far piacere: per la prima volta, infatti, si è parlato di ottava salvaguardia come conseguenza della decisione, sottolineata recentemente anche dal ministro Poletti, di chiudere la partita delle salvaguardie degli esodati con la Legge di Stabilità che, dal canto suo, non tutela tutti i 49.500 ex lavoratori ancora scoperti.

I Comitati lo hanno sottolineato più volte e domani saranno in piazza a Roma per far sentire la loro voce contro le scelte del governo Renzi.

Ultime pensione anticipata, un tira e molla lungo quattro anni

La pensione anticipata è stata introdotta quattro anni fa dal governo Monti: politicamente sembra passato un secolo ma la vita di molti lavoratori, purtroppo, ha subito conseguenze spesso molto negative. Fin da subito si è fatto riferimento alla flessibilità in uscita ma, ad oggi, i risultati effettivamente conseguiti sono davvero modesti. Ne è convinto, anche se non lo dice esplicitamente, Cesare Damiano che ha annunciato la prosecuzione del lavoro in tal senso anche per il prossimo anno. La speranza è quella di restituire equità ad i lavoratori della classe media che si sono visti allontanare o ridurre il reddito da pensione.

Ottava salvaguardia esodati: la proposta di Damiano

Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, non tutti gli esodati saranno salvaguardati con la Legge di Stabilità e molti si sono visti negare dal ministro Poletti il “titolo” stesso di esodati. “Siamo pronti a sostenere un’ottava salvaguardia” ha detto Damiano tendendo la mano ai circa 25 mila lavoratori che saranno esclusi dal settimo provvedimento che, come sottolineato anche dai Comitati, difetta nella pianificazione delle risorse che, tra l’altro, sono state anche in parte distratte per il raggiungimento di altri obiettivi non proprio attinenti.