Dalle ultime indiscrezioni sulle Pensioni allo studio nella legge di Stabilità, trapelano importanti novità per l’anno 2016 sulla rivalutazione degli assegni pensionistici, sull’opzione donna, sulla salvaguardia agli esodati e sull’applicazione del regime previdenziale in favore delle partite Iva. Èstata innanzitutto introdotta una norma che riguarda la rivalutazione delle pensioni : nel caso in cui l’indice dei prezzi di riferimento dovesse risultare negativo, le pensioni non potranno andare in diminuzione. La clausola ha valenza per il gennaio 2017 dato che, per la prima volta, l’indice dei prezzi dell’anno corrente risulterà negativo ed i pensionati potrebbero essere chiamati a rimborsare quanto in più percepito.

Pensioni anticipate: niente penalizzazioni per chi è uscito da lavoro prima dei 62 anni

Per le pensioni pagate nel 2015 è invece valida l’intenzione del Governo Renzi di non procedere al conguaglio tra la rivalutazione di quanto previsto a gennaio scorso (+0,3 per cento) e quanto effettivamente è risultato a novembre (+0,2 per cento). La differenza dello 0,1 per cento, applicato sull’intero 2015, non verrà addebitata ai pensionati nell’assegno di gennaio. Il passaggio di lettura alla Camera della legge di Stabilità 2016 ha previsto anche la cancellazione delle penalizzazioni sulle pensioni anticipate : chi è uscito da lavoro prima dei 62 anni non vedrà addebitarsi il taglio dell’1 per cento per ciascuno dei primi 2 anni e del 2 per cento per ciascun altro anno prima dei 60 anni.

Tuttavia l’eliminazione della penalizzazione non opererà per gli anni pregressi: chi ha già visto decurtarsi la pensione, non avrà alcun recupero.

Opzione donna: conterà maturazione requisiti

Sull’opzione donna la novità è rappresentata dal fatto che le lavoratrici (almeno 57 o 58 anni e tre mesi a seconda, rispettivamente, che si tratti di lavoro alle dipendenze o autonomo e 35 anni di contributi pagati) dovranno maturare i requisiti entro la fine del 2015.

Non conterà più, dunque, la decorrenza della pensione. Secondo i calcoli, interessate a questa possibilità saranno 32.800 contribuenti nei tre anni 2016, 2017 e 2018 mentre altre 3.250 potranno beneficiarne perché hanno già smesso di lavorare per scelta.

Esodati e settima salvaguardia: maturazione requisiti fino al 2017

Nella Stabilità 2016 viene, inoltre, confermata la settima salvaguardia a favore degli esodati.

A compensazione della riduzione del numero dei salvaguardati da 170.230 a 146.166 previsto per le prime sei, con la settima salvaguardia i beneficiari aumenteranno di ulteriori 26.300 contribuenti. La novità introdotta consiste nel rinvio al gennaio 2017 della maturazione dei requisiti richiesti per beneficiarne.Infine è stata confermata per il nuovo anno la percentuale del 27 per cento dell’aliquota contributiva per chi versa i contributi alla gestione separata dell’Inps.