Arriva il via libera definitivo della Camera dei Deputati alla Legge di stabilità 2016, con 297 voti favorevoli e 93 contrari. Sono invece solo quattro i parlamentari che si sono astenuti. L'ok alla Manovra è stato registrato alle 3:00 del mattino, dopo una lunghissima discussione notturna che ha visto approvare un'ultima modifica proposta dalla Commissione bilancio. Da confermare come l'approvazione delle misure previste non abbia richiesto il voto di fiducia. Nel complesso importanti provvedimentisono da segnalaresia in tema di Pensioni che di welfare.Nonostante ciò, non è stata purtroppo ancora presentata una vera e propria misura di flessibilizzazione strutturale dell'accesso all'Inps, che il Governo ha però affermato di voler realizzare già nei primi mesi del prossimo anno.

Vediamo insieme alcuni dei principali interventi approvatiquesta notte, ricordando che il testo ora dovrà tornare in Senato per la ratifica definitiva.

Riforma pensioni e Manovra 2016, ecco alcune delle misure approvate alla Camera dei Deputati

Partiamo dalle misure dedicate a chi ha già ottenuto la quiescenza, con l'innalzamento della no-tax area ad 8mila euroa partire dal prossimo anno. Sempre in capo agli stessi soggetti bisogna segnalare la conferma del limite ai pagamenti delle pensioni in contanti bloccato a mille euro, nonostante la soglia di utilizzo del cash sia stata portata a livello generale sulle 3.000 euro l'anno. Da segnalare poila neutralizzazione di eventuali indicizzazioni negative prodotte dai dati Istat in caso di deflazione.

Via libera alla 7ima salvaguardia parlamentare in favore dei lavoratori esodati, che permetterà a circa 30000 persone di poter ottenere il pensionamento con i vecchi criteri ante riforma Fornero, mentre per l'opzione donna si consentono le uscite dal lavoro con i requisiti previsti dalla sperimentazione (35 anni di versamenti e 57/58 di età, ma con ricalcolo contributivo della mensilità erogata).

Infine, arriva anche la conferma all'abbassamento dell'aliquota contributiva relativa alla gestione separata Inps per i lavoratori autonomi, fissata per il 2016 al 27%.

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