La questione della sostenibilità del sistema previdenziale italiano non si risolve con tagli alle Pensioni d'oro. Lo ha spiegato ieri sera il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti intervenuto sulla riforma pensioni durante la nuova puntata del programma di approfondimento giornalistico Rai2 Next. "E' un tema che si può affrontare - ha spiegato in tv il responsabile del Welfare - ma ha tante implicazioni".

Riforma pensioni, confronto pubblico tra Giuliano Poletti e Tito Boeri

"Non è questo il tema - ha aggiunto Giuliano Poletti parlando delle pensioni d'oro - che può risolvere i problemi di pensionamento del paese.

Bisogna trovare un equilibrio - ha spiegato l'esponente del Governo Renzi - socialmente ed economicamente sostenibile". Intanto, a proposito di riforma pensioni, si svolgerà oggi un "confronto diretto" tra il ministro Poletti e il presidente dell'Inps Tito Boeri che della proposta dei tagli alle pensioni d'oro verso un sistema previdenziale più equo e flessibile ne ha fatto un vero e proprio "cavallo di battaglia", così come il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che insiste anche per l'abrogazione dei vitalizi di parlamentari e consiglieri regionali.

Legge Stabilità e pensioni: da sciogliere i nodi opzione donna e no tax area

Poletti e Boeri avranno l'occasione di confrontarsi oggi a Palazzo Wedekind a Roma nel corso del convegno dal titolo "Pensioni e povertà oggi e domani".

L'iniziativa è stata promossa dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale per illustrare il nuovo Rapporto Ocse intitolato "Pensions at a Glance". Nel frattempo, in materia pensionistica, si attendono le ultime novità in arrivo con la legge di Stabilità 2016 e i possibili miglioramenti delle misure alla Camera dopo il via libera al Senato in prima lettura.

Mentre si attende l'ammissibilità o meno dei circa 5.000 emendamenti presentati alla seconda manovra di Renzi, restano infatti ancora da sciogliere i nodi no tax area per i pensionati e su opzione donna; al vaglio anche la questione della salvaguardia esodati. Mentre per la flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove formule di accesso alla pensione anticipata la partita è praticamente rinviata al prossimo anno.