Non ci sarà nessun intervento in Legge di Stabilità per questi lavoratori’: si è espresso così il ministro del lavoro Giuliano Poletti parlando di previdenza e Pensioni per i lavoratori precoci a margine di un’intervista realizzata da Il Sole 24 Ore. Niente Quota 41 dunque e niente interventi correttivi in Legge di Stabilità, dato che la gravità del caso, ha argomentato sempre il responsabile del Welfare, ‘non offre la possibilità di agire tramite emendamenti’. Gravità che per l’ex PCI suggerisce dunque indifferenza e inoperosità piuttosto che urgenza e concretezza.

Le ultime news sulle pensioni per i precoci si rifanno però anche alle ormai famose parole del sottosegretario Zanetti, che parlando della categoria ha aperto alla Quota 41 ma solo con annesso contributivo. Poche infine le novità da segnalare dal punto di vista parlamentare se non l’interrogazione presentata dall’ON. Maestri in merito ai cosiddetti ‘contributi silenti’.

Notizie pensioni precoci oggi 2 dicembre: Quota 41, Legge di Stabilità e contributivo, Polettisceglie la via

Le ultime news sulle pensioni per i precoci aggiornate ad oggi 2 dicembre si rifanno dunque al combinato disposto delle parole di Poletti che ha spento ogni residua velleità di assistere a delle novità in seno alla Legge di Stabilità: ‘Credo molto nel part-time per gli ultimi tre anni di vita lavorativa, insisteremo su questa strada e sulla creazione di una maggiore flessibilità’.

La Legge di Stabilità diventa dunque un miraggio per i precoci al pari della Quota 41, che il sottosegretario all’Economia Zanetti sarebbe disposto ad appoggiare solo in caso di via libera ad un ricalcolo contributivo degli assegni. L’ipotesi Zanetti non riscuote per nulla il consenso dei diretti interessati ma sembra purtroppo essere in linea con le ultime direttive provenienti dall’UE: è in particolare l’ultimo rapporto OCSE a lanciare l’allarme sull’Italia, che dovrà fare altri sforzi, si legge nel documento, ‘per diminuire il monte spese previdenziale ed attutire l’impatto della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale’.

Il futuro pensionistico di questo paese sembra dunque appeso ad un filo.

Pensioni precoci, news oggi 2 dicembre: in Parlamento zero interesse, interrogazione a Poletti

Nonostante il proliferare di dichiarazioni relative al caso pensioni lavoratori precoci non si assiste purtroppo ad un significativo interesse parlamentare, conla questione a non esserquasi mai stata tirata in ballo.

Un silenzio che per molti sa di presa in giro ma che altri attribuiscono alla mancanza di idee su come procedere. L’ultima interrogazione presentata al ministro Poletti viene così dall’Onorevole Maestri, che ha sollevato la questione dei contributi silenti: ‘Questi accantonamenti hanno ripercussioni gravi, in caso di decesso del lavoratore, soprattutto sulla famiglia. Ad oggi, se un lavoratore non raggiunge il minimo di contributi versati e non ha lavorato negli ultimi 5 anni almeno 1 anno, non sono utilizzabili dal coniuge superstite’ ha chiosato il deputato del Gruppo Misto. ‘Come si intende affrontare la questione dei contributi silenti? Come il governo vuole tutelare le famiglie dei lavoratori che incappano in decessi prematuri?’ conclude il testo dell’interrogazione. Quando, aggiungiamo noi, il governo di Renzi capirà di dover riservare maggiore spazio e maggiore dignità alle vertenze previdenziali? Ai posteri la sentenza.