Torna ad accendersi lo scontro sulla riforma Pensioni. Nuove dichiarazioni al vetriolo hanno per protagonista indiretta Elsa Fornero, l'ex ministro del Lavoro durante il governo Monti, mentre prosegue il dibattito su quota 41 per i lavoratori precoci, dopo l'ultima apparizione in televisione della categoria durante la trasmissione Dimartedì, andata in onda lo scorso 19 gennaio. Nella giornata di ieri intanto vi avevamo proposto l'approfondimento sulle forti parole di Maurizio Landini contro il premier Renzi e l'Unione Europea, nonché il nuovo appoggio ricevuto da Tito Boeri da parte di Alain Friedman, con il famoso giornalista che ha voluto condividere con il pubblico il suo sì al piano Boeri e alle buste arancioni attraverso un articolo pubblicato sul proprio sito ufficiale.

Lo stesso Boeri sarà ospite questo pomeriggio a Bari del governatore della Puglia Michele Emiliano (Partito democratico), che nel mese di dicembre aveva a sorpresa dato il proprio appoggio al professore dell'Inps. Il confronto verterà sulle Politiche di contrasto alla povertà e sulla proposta del Reddito di Dignità in Puglia.

Elsa Fornero e la sua legge sotto attacco

In settimana Elsa Fornero e la sua legge delle pensioni sono state pesantemente sotto attacco. L'ultimo in ordine cronologico è giunto dal Movimento 5 Stelle, e porta la firma di Alessandro Di Battista, il quale si è scagliato anche contro lo stesso Salvini, il grande accusatore della Fornero. Come ricorderete, nei giorni scorsi il leader della Lega Nord aveva iniziato ad attaccare l'attuale riforma delle pensioni equiparandola ad una forma di violenza simile allo stupro, frase questa che aveva acceso una forte discussione negli studi di La7.

Pochi giorni fa Salvini è tornato sull'argomento, attaccando stavolta la Fornero, affermando nel corso di un'intervista a La Zanzara che bisognerebbe lasciare l'ex ministro a pane e acqua in un'isola deserta. Ad aggiungersi al coro anti-Fornero è anche il Movimento 5 Stelle, nella persona di Di Battista, che su Facebook nel criticare l'affermazione "maledetti tutti quelli che hanno votato la Fornero' pronunciata dal leader della Lega Nord, ha aggiunto che la legge Fornero è una vera porcata, "che manda i lavoratori in pensione a 70 anni", con tutte le conseguenze negative per i giovani, i quali non riescono a trovare lavoro perché in quello stesso posto di lavoro restano magari i propri padri.

Lavoratori precoci, un alleato in più

Notizia recente è l'ingresso nel gruppo dei lavoratori precoci di Walter Rizzetto, l'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle e attuale vice presidente della commissione Lavoro alla Camera presieduta da Cesare Damiano. Rizzetto ha voluto sposare in toto la causa dei precoci, non soltanto iscrivendosi al gruppo Facebook ma anche indossando la maglia simbolo della protesta, dove a caratteri cubitali campeggia la scritta quota 41.

L'ex pentastellato in questi ultimi giorni ha rilanciato, chiedendo quota 41 per tutti. Molto attivo su questo fronte anche lo stesso M5S, con l'onorevole Tripiedi che ha rilanciato da poco la sua proposta quota 40, un anno in meno dunque rispetto a quanto previsto dall'attuale ddl numero 857 di Damiano. I continui attacchi alla Fornero e la "semi-alleanza" Boeri-Damiano faranno sì che anche i precoci possano esultare in questo 2016? Continuate a seguirci cliccando il tasto 'Segui' per avere ulteriori aggiornamenti.