Arriva la tessera dei professionisti. Domani 18 gennaio sarà ufficiale l’attuazione del decreto relativo alla tessera in questione: un vero e proprio passaporto utilizzabile negli stati europei e che riguarda alcune professioni nello specifico, ovvero farmacisti, fisioterapisti, infermieri, agenti immobiliari e guide alpine. Un’introduzione che nasce per riconoscere la propria professione anche all’estero, il tutto per ridurre tempi e costi legati alla burocrazia. Una norma che è parte della direttiva 2013/55 e che è stata convalidata in forma preliminare dal Consiglio dei Ministri a fine 2015.

Prima dell’approvazione è passata al vaglio delle Commissioni Parlamentari, che hanno quindi convalidato il decreto.

Tessera ha valenza europea

Si tratta di una tessera elettronica che riduce i tempi di verifica di titoli professionali nei Paesi dell’ UE. Una sorta di curriculum professionale convalidato che ufficializza le competenze di un professionista, in questo modo un italiano può esercitare le sue competenze nei Paesi dell’ Unione Europea, e viceversa i professionisti di altri stati europei sono riconosciuti come tali anche in Italia. Il tutto per agevolare uno spostamento della propria professione da un Paese all’altro, o allo stesso tempo riconosce un eventuale tirocinio professionale esercitato nei paesi dell’ UE.

La procedura è molto semplice e avviene on-line, collegandosi al sito dell’ Unione Europea ed effettuando la registrazionedi un account. Una volta inviata la richiesta, saranno necessari 20 giorni per abilitare la professione temporanea all’estero, mentre se si vuole trasferirsi in maniera definitiva negli stati Ue, allora la tempistica si allunga fino a 3 mesi.

Tessera valesoloper 5 professioni

Come dicevamo, questa tessera ha valenza solo per le cinque professioni sopra menzionate, ma è prevista l’estensione della normativa da parte della Commissione Europea anche ad altri mestieri. A rendere merito all’ingegnoso decreto è il Presidente Nazionale dei Collegi Ipasvi Barbara Mangiacavalli che ha riconosciuto l’importanza di valorizzare le qualifiche professionali di 430mila infermieri italiani, agevolando il trasferimento di tanti professionisti italiani all’estero, ad esempio in Inghilterra dove la richiesta è notevole. Lo stesso presidente ha affermato che negli ultimi anni, 2500 infermieri italiani si sono trasferiti in Gran Bretagna.