Nel suo ultimo intervento, il premier Matteo Renzi ha fatto una sorta di mea culpa per quanto riguarda l’organizzazione del concorso scuola 2016: il Presidente del consiglio ha parlato di ‘qualche pasticcio’ e ha confermato che in settimana ci sarà un incontro con il ministero Giannini su quale modello di concorso si vuole mettere in campo. Le dichiarazioni hanno, come si poteva immaginare, suscitato una serie di polemiche: in primo luogo, la questione della tempistica, sembra infatti grave che, nonostante i ritardi e la tempistica strettissima (il tempo per la preparazione, senza certezza sulle tipologie di programmi e domande, è infatti estremamente ridotto), il premier e il Miur debbano ancora decidere le caratteristiche dei bandi; in secondo luogo, la Gilda degli Insegnanti, per bocca di Rino Di Meglio, ritiene che queste aperture del premier e queste ammissioni di ‘colpa’ siano una mossa elettorale in vista delle amministrative che si terranno in primavera.

Intanto, arrivano novità per quanto riguarda i punteggi del sostegno, i numeri di domande sulla lingua straniera e la tabella dei punteggi aggiuntivi con particolare attenzione al servizio.

Novità su sostegno, punteggi e lingua per i bandi del concorso scuola 2016

La criticità maggiore che è stata sollevata dallo stesso premier riguarda la questione delle due domande in lingua e del loro peso nella valutazione complessiva dei docenti per il concorso scuola 2016. Il nodo è particolarmente complesso soprattutto per una questione: la normativa, infatti, non prevede il possesso della certificazione linguistica di livello B2 per la partecipazione ai corsi abilitanti, dal punto di vista legislativo si ritiene che non possa essere ora richiesta dai bandi del concorso e che quindi possa essere oggetto di ricorso.

Un’altra criticità delle bozze dei bandi riguarda il punteggio su classe di sostegno: secondo quanto previsto, infatti, i punti non possono essere ‘caricati’ sulla propria classe di concorso (il Miur ha creato una cdc apposita) e questo ha suscitato grandi polemiche da parte del Mida precari che ha richiesto formalmente un cambio di direzione e soprattutto la possibilità che anche su questo punto si possa andare a finire con un ricorso ed un ennesimo contenzioso.

Infine, le polemiche riguardano anche (e soprattutto) la tabella dei punteggi aggiuntivi: la novità è che sembra che il governo stia pensando ad una soluzione di compromesso, secondo la quale i primi anni di servizio verranno calcolati 0,5 punti mentre per quelli che dovessero eccedere la soglia, il punteggio sarebbe più alto.

In realtà, le polemiche riguardano soprattutto il punteggio per il TFA (5 punti) sulla base del fatto che si è trattato di un percorso altamente selettivo, dunque differente dal PAS per il quale si entrava senza alcuna selezione pubblica; critiche sono giunte anche per quanto riguarda una valutazione ritenuta eccessiva del dottorato di ricerca e delle pubblicazioni a carattere scientifico. Anche su questi punti, potrebbero arrivare delle novità a breve. Per aggiornamenti sui nodi e le criticità, cliccate su ‘Segui’ in alto sopra l’articolo.