La protesta contro il concorso scuola 2016 si sta allargando sempre di più: dopo il duro attacco dei parlamentari del M5S che hanno sollevato una serie di dubbi sulla fattibilità stessa del concorso, nella giornata di ieri c'è stata la mobilitazione di sindacati e associazioni di precari contro le procedure previste. La situazione è molto difficile e il Miur, secondo i sindacati, non può non rendersene conto: la tempistica è strettissima – nonostante la Giannini abbia 'rinviato' la prova scritta ad aprile – e restano comunque in forse le assunzioni per l'anno scolastico 2016/2017 a causa soprattutto delle procedure di mobilità straordinaria.

Sempre dal punto di vista organizzativo, resta in sospeso una questione fondamentale: la suddivisione per classi di concorso, per cui si rischia di partecipare ad un concorso senza sapere quanti posti realmente sono banditi per la propria disciplina di insegnamento. I nodi non sono soltanto procedurali ed è per questo motivo che i sindacati e le associazioni hanno fatto sentire la propria voce: ecco, dunque, il resoconto della giornata di mobilitazioni del 12 febbraio.

Presidio del 12 febbraio contro il concorso scuola 2016: le prospettive

Nella giornata del 12 febbraio si sono svolti dinanzi alle Prefetture delle maggiori città italiane dei presidi di docenti precari contro le modalità che si stanno profilando (oramai da mesi) per quanto riguarda il concorso scuola 2016.

La mobilitazione è stata organizzata dai sindacati confederali, dalla Gilda e dallo Snals con l'appoggio di associazioni e comitati di insegnanti indipendenti. La protesta si fonda su un principio fondamentale, la stabilizzazione dei precari della Scuola: non viene criticato di per sé lo strumento del concorso, ma il fatto che una fetta importante del precariato non sia stata inserita in un piano pluriennale di assunzioni.

La soluzione potrebbe essere la più semplice: permettere agli insegnanti abilitati (quelli che dovrebbero partecipare al concorso) di essere immessi in ruolo nei prossimi anni (quando si prevedono, a seguito dei 'rallentamenti' negli anni scorsi dovuti alla legge Fornero, un numero molto alto di pensionamenti) e fare in modo che il concorso sia aperto invece ai semplici laureati.

Il pollo di Trilussa e il concorso scuola 2016

Il Governo Renzi, secondo il comunicato della FLC-CGIL, non ha voluto risolvere realmente la questione del precariato storico, dovuto ad una serie di riforme e controriforme che si sono affastellate nel corso dell'ultimo decennio: il pericolo è che, dunque, invece di creare occupazione il concorso scuola 2016generi disoccupazione, cacciando fuori dalle scuole decine di migliaia di docenti che anno dopo anno hanno portato avanti l'istituzione scolastica. Con un'immagine di sicuro effetto, i calcoli sul precariato di Renzi sono associati, nel comunicato, al famoso apologo del 'pollo' di Trilussa, una critica insomma alle statistiche date a caso. La richiesta, insomma, è semplice: si chiede al Miur di fermarsi con la follia del concorso organizzato con questa tempistica e queste caratteristiche e aprire un tavolo di confronto con sindacati e associazioni. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.