Brutte notizie per tutti i lavoratori stagionali che operano nel settore turistico. A partire dal 2016 stando agli ultimi comunicati dell'Inps, il trattamento Naspi applicato a questa categoria sarà uguale a quello di tutti gli altri settori, e la vecchia salvaguardia ottenuta nel 2015 grazie agli sforzi dell'ANLS (Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali) verrà eliminata.

Difatti grazie a questo movimento operante su una pagina di facebook, e guidata dagli ormai celebri Ciampini e Cafagna, nel 2015 tutti i precari stagionali che hanno lavorato per più di 6 mesi hanno ottenuto un trattamento speciale potendo avvalersi di un periodo di disoccupazione più lungo di quello previsto dai limiti della Naspi pari alla metà dei giorni lavorativi.

Modalità della Naspi per i lavoratori stagionali a partire da 2016

Ovviamente questo trattamento entrerà in vigore per tutti coloro che lavoreranno stagionalmente a partire dal 2016, mentre coloro che hanno cominciato nel 2015 potranno ancora usufruire della vecchia salvaguardia. Il cambiamento sostanzialesta nel fatto che mentre nel 2015i lavoratoristagionali del settore turistico che hanno prestato servizio per 6 mesi o più hanno potuto godere quasi di 6 mesi di sussidio di disoccupazione, in questo nuovo anno riceveranno un indennità di disoccupazione pari alla metà dei mesi lavorativi effettuati, quindi per esempio se un operaio ha lavorato 6 mesi riceverà una prestazione di 90 giorni e non più di 180.

Così la Naspi nel 2016 sarà uguale per tutte le categorie lavorative, non facendo più distinzione per nessuna di esse.

INPS: ecco i perché di questi cambiamenti

L'INPS tramite i suoi rappresentanti fa sapere che c'è un perché in merito a queste scelte cosi restrittive e impopolari che sembrano penalizzare la categoria dei lavoratori stagionali che ora elencheremo di seguito:

  • La durata delperiodo di trattamento che veniva assegnato con la vecchia "ASPI" era molto lunga e ben pagata, e non incentivava il lavoratore a cercare lavoro durante lo stesso periodo gravando sulle casse dell'istituto previdenziale.
  • Molti di essi durante il periodo in cui percepivano il sussidio lavoravano in nero, danneggiando l'economia ed evadendo le tasse dovute.
  • Per superare la crisi ci vogliono misure drastiche e questa è una di esse.