Arriva un nuovointervento delle parti sociali sul caso dei lavoratori precoci o di coloro che sono rimasti fuori dalle tutele previdenziali in età avanzata a causa della rigidità negli attuali meccanismi di pensionamento. Ivan Pedretti, Segretario Generale Spi - Cgil, è intervenuto durante la trasmissione televisiva Mi manda Rai 3."Io penso che la politica abbia delle responsabilità pesanti. Le risorse si devono trovare ed il sistema contributivo è un sistema che in qualche modo dice: verso tanto e in base a quello che ho versato avrò la mia pensione" ha spiegato il sindacalista.

"Quindi dovrebbe essere un sistema flessibile, si dovrebbe poter andare in pensione decidendo quando andare e poi ognuno fa i suoi calcoli". In merito alle persone che vivono situazioni di stallo"è necessario arrivare alla flessibilità. Si può anche pensare di avere una riduzione parziale minima del trattamento, ma lasciamolo fare. Del resto siamo un Paese dove la flessibilità c'è dappertutto e ai giovani si chiede di lavorare a tempo pieno, parziale, a chiamata, in ogni modo bisogna essere flessibili. Sulla pensione invece bisogna essere rigidi e non va bene. Il contributivo è in atto proprio perché dà la possibilità di essere flessibili, altrimenti non sarebbe utile".

Riforma pensioni e flessibilità: il commento in arrivo dal patronato

Sulla vicenda è intervenuto anche Claudio Piersanti,Responsabile nazionale previdenza patronatoAcli, commentandole attuali discussioni politiche sul tema."Il disegno di legge lo conosciamo ed è improntato proprio sui 41 anni di contributi come limite, a prescindere da età anagrafica e penalizzazioni.

Oppure l'altra misura di flessibilità è quella che prevede l'anticipo del pensionamento di vecchiaia di quattro anni rispetto ai requisiti protempore vigenti con l'aspettativa di vita e con una minima penalizzazione", spiega Piersanti. Per quanto riguarda invece le resistenze in Europa per via dei costi, "è stato documentato che nel lungo periodo laddove i 41 anni possono comportare una spesa, la misura dell'anticipata fa sì che spesa e costo di questa operazione non sia oneroso, ma anzi ci sia un pareggio o anche un guadagno per lo Stato.Per l'Europa [...] se noi distinguiamo previdenza e assistenza, vediamo che la spesa pensionistica scende moltoal di sotto del 15%, quindi sarebbero conti virtuosi".

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