Tornano ad agitarsi le acque attorno al comparto della previdenza integrativa, con alcune prese di posizione ad opera di Asso Fondi Pensione in merito ad unanuova proposta di comparto. "Non c'è pace per la previdenza complementare" spiega il Presidente Michele Tronconi. "Siccome al peggio no c'è mai fine, è stata inserita ex novo la proposta di un nuovo Fondo complementare da costituire presso l'Inps, denominato IntegraInps". Di fatto, questo veicolo di risparmio pensionistico volontario andrebbe a mettersi in concorrenza con le proposte private già presenti sul mercato, non senza effetti distorsivi secondo l'esponente dell'Associazione.
Basti pensare al fatto che un eventuale aderente potrebbe trovarsi ad avere l'intera gestione previdenziale presso un unico soggetto, vanificando il principio di diversificazione che resta alla base del pilastro privato.
Riforma fondi pensione, si discutela portabilità in Unione Europea
Nel frattempo il comparto si vedeal centrodi nuovediscussioni anche presso l'Euro Parlamento, dove si sta mettendo a puntola cosiddetta "direttiva Lorp-2". Si tratta di una misura in grado di estendere i benefici della libera circolazione sancita con il trattato di Schengen anche ai fondi pensione integrativi. Nella pratica, il lavoratore che decide di trasferirsi in un Paese dell'Unione Europea e di stabilire lì la propria residenza potrebbe portare con sé la propria posizione assicurativa o previdenziale privata presso il nuovo Paese.
Ma la norma dovrebberappresentare anche il prodromo di un nuovo mercato europeo dei fondi pensione, aprendo alla costituzione di fondi previdenziali europei in grado di favorire costi di scala a vantaggio del lavoratore. Un altrogrande cambiamento di paradigma riguarda poi il fatto che illavoratore in futuro potrebbe scegliere di aderire ad un fondo estero: uno scenario che potrebbe andare a scontrarsi contro le notevoli differenze impositive e le diverse regolamentazioni presenti a tutt'oggi tra i diversi Paesi membri dell'Ue.
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