Le ultime novità sulla riforma Pensioni 2016 questa volta giungono direttamente dai lavoratori e dalla piazza. Ieri pomeriggio 6 febbraio si è, infatti,tenuta la manifestazione pacifica a Bologna in piazza Nettuno. L'occasione è stata buona per consentire ai diversi gruppi nati su Facebook di conoscersi personalmente e per comprendere che, nonostante tutto,l'obiettivo comune è solo uno: convincere il Governo a rispettare le richieste dei lavoratori che da troppo tempo attendono una riforma strutturale, una riforma che mandi in pensione gli anziani e lasci spazio ai giovani.

I lavoratori siano essi uominio donne sembrano sposare 'in toto ' il motto di Cesare Damiano "anziani in pensione e giovani al lavoro". Il presidio è stato un successo, stando ai commenti ed alle immagini postate sul web dai lavoratori. Presenti alla manifestazione donne,esodati e precoci ognuno con le proprie magliette identificative. Vediamo in dettaglio il bilancio post manifestazione di Roberto Occhiodoro, amministratore del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti ', che ci ha gentilmente concesso questa intervista.

Intervista esclusiva a Roberto Occhiodoro

- Ieri siete scesi in piazza per dimostrare al Governo Renzi che continuerete a lottare indipendente dalle restrizioni imposte dall'UE sulla flessibilità.

Lo stesso Damiano attaccando duramente l'Europa, appoggiandovi,ha detto che è ora di tacere sui precoci, in quanto la quota 41 non prevede costi aggiuntivi e andrebbe concessa. Voi cosa ne pensate di tali affermazioni?

Siamo d'accordo con le parole dell'Onorevole Damiano in quanto l'UE fa dei conteggi sbagliati: se dai conti Inps consideriamo le tasse che i pensionati riversano allo Stato (circa 43 miliardi l'anno) escludiamo dagli stessi conteggi Inps i costi dell'assistenza (che, come in tutta Europa spetterebbero alla fiscalità in generale) i costi per le pensioni sarebbero perfettamente in linea con la media UE.

Questa dovrebbe dunque tacere sulle pensioni ed in particolare sui Lavoratori Precoci visto che sono coloro che hanno versato di più nelle casse dell'Inps.

Le richieste dei lavoratori al Governo Renzi

- Il 18/2 scenderete nuovamente in piazza, questa volta andrete direttamente a Montecitorio, cosa chiederete al Governo Renzi?

Sì, il 18 saremo di nuovo in piazza, questa volta a Roma sotto Montecitorio, dopo la grande prova di Bologna, al Governo Renzi chiediamo che mantenga le promesse fatte ormai quasi un anno fa: quota 41 per tutti senza penalizzazioni e senza alcun limite di età; una Flessibilità giusta che consentafinalmente ai giovani di entrare nel mondo del lavoro e poter quindi programmare con serenità il loro futuro oggi negato dalla legge Fornero; una rivisitazione completa dell'infame regola sull'adeguamento all'aspettativa di vita che ogni 2 anni allontana il traguardo della pensione e che soprattutto oggi alla luce dei 47.000 morti in più nel 2015 rispetto al 2014 dovrebbe essere assolutamente rivista.

-Vi solleva sapere che il Ministro del Lavoro Poletti seppur non presente in piazza si sia detto dalla vostra parte e non vi consideri affatto dei sovversivi?

Che il ministro Poletti ci appoggi è semplicemente risibile, dopo mesi e mesi di silenzio ci ha nel cuore? Suvvia siamo seri per favore; e poi non ci considera "sovversivi"? Certo che non lo siamo, siamo per le lotte pacifiche e democratiche anche se dure e determinate.Il ministro Poletti pensi a dire sì alle nostre richieste e a ripristinare i nostri diritti.