Le ultime notizie sulla riforma pensioni 2016 giungono da Cesare Damiano che bacchetta l'Ue sul comportamento che sta tenendo nei confronti di precoci ed esodati. Non è possibile, fa intendere, con parole dure, il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, che Bruxelles continui a mettere 'il becco ' sulle Pensioni, negando maggiore flessibilità, specie laddove questa sarebbe a costo zero e ridurrebbe molti dei drammi previdenziali ancora in atto.Si pensi al caso dei lavoratori precoci ealla quota 41. Vediamo i dettagli della presa di posizione netta di Cesare Damiano dopo il botta e risposta tra Janker e il premier Renzi.

Prosegue la diatriba tra Roma e Bruxelles sulla Riforma pensioni, le novità

La diatriba sulle pensioni e sulla possibilità di concedere maggiore flessibilità in atto tra Roma e Bruxelles continua a tenere banco e le polemiche non tendono a placarsi.Acceso l'ultimo 'braccio di ferro' tra Junker e Renzi, l'oggetto della discussione sempre il medesimo: per il premier si potrebbe optare per uscite flessibili e qualche ritocco, seppur ponderato e non rivoluzionario, sulla Legge Fornero, per Bruxelles la Riforma Fornero assicura stabilità e non andrebbe assolutamente toccata. I lavoratori non si arrendono all'Ue e continuano la loro battaglia serrata. Precoci, esodati e donne richiedano misure ad hoc e maggiori tutele essendo le categorie maggiormente colpite dal rigido sistema previdenziale attuale, che ha inasprito i requisiti anagrafici per poter accedere alla quiescenza, continuando, a causa dell'incremento dell'aspettativa di vita, a spostare sempre più in avanti l'agognata pensione.

Damiano bacchetta l'Ue: taccia sui precoci, basta negare la flessibilità

Damiano, presidente della Commissione Lavoro, dal canto suo non ci sta, e si schiera apertamente con i lavoratori e contro tale rigidità ed 'ottusità' dell'Ue. Basta bloccare provvedimenti, dice piccato Cesare Damiano, come la quota 41 per i precoci che sono a costo zero e a saldi invariati.

Se le fabbriche continueranno ad essere popolate da 70enni, i giovani continueranno a restare disoccupati e l'Italia non potrà crescere. Alcune misure strutturali sulla Riforma Fornero sono necessarie, dice, vedi appunto quota 41, contenuta nel suo DDl 857,e consentirebbero anche il necessario ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Anziani in pensione e giovani al lavoro, continua a ripetere Damiano, che non intende abbandonare il proprio motto nemmeno davanti all'Europa.