Dopo la lettera inviata a Renzi e Poletti sottoscritta insieme agli altri leader sindacali si fa sentire la voce del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, sulla riforma Pensioni che il premier e il ministro del Lavoro hanno in più occasioni promesso di voler realizzare entro il 2016. "E' ora che il governo ci convochi", ha ribadito oggi (12 febbraio) il dirigente sindacale partecipando a un incontro a Torino promosso da Cgil, Cisl e Uil che hanno già elaborato un documento comune sulle proposte per modificare il sistema previdenziale introducendo nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata a 62 anni.

Ma anche diverse proposte sui lavoratori precoci per i quali si chiede il pensionamento con la Quota 41 e maggiori tutele lavoratori impegnati in lavori usuranti, una ulteriore salvaguardia per gli esodati e l'ulteriore estensione dell'opzione donna.

Pensioni, i sindacati scrivono al premier e al ministro del Lavoro

"Abbiamo inviato una lettera - ha ricordato oggi a Torino il leader della Uil - per ricordare che da più di un anno abbiamo chiesto un incontro sulle pensioni". E' da più di un anno, infatti, che il ministro del Lavoro Giuliano Poletti rinvia l'apertura di un tavolo tecnico al ministero per discutere con le parti sociali della riforma pensioni sulla quale, ha assicurato ancora due giorni fa, c'è l'impegno del Governo Renzi "ma con prudenza", riferendosi alla necessità di dover comunque salvaguardare la finanza pubblica.

"Abbiamo fatto una piattaforma per cambiare la riforma Fornero - ha sottolineato Carmelo Barbagallo - con più flessibilità in uscita".

Chiesta l'apertura di un tavolo di confronto su flessibilità e altro

I prepensionamenti a 62 anni darebbero alle aziende e alla pubblica amministrazione l'opportunità di creare nuovi posti di lavoro per i giovani.

Sul fronte dell'occupazione giovanile i sindacati, in sintonia con la riforma previdenziale, auspicano "maggiore stabilità - ha spiegato il segretario generale della Uil - per i giovani in entrata. Oltre che di pensioni e occupazione giovanile, il dirigente sindacale ha parlato dell'inadeguatezze delle misure messe in campo dell'esecutivo per contrastare le nuove povertà.

"Hanno inventato un nuovo modello di Robin Hood - ha detto secondo quanto riporta l'Ansa - che toglie ai poveri per dare ad altri poveri. Vogliono combattere la povertà - ha detto Barbagallo criticando i provvedimenti del Governo Renzi - andando a incidere sulle pensioni sociali e di reversibilità".