Dopo mesi d’infuocati dibattiti tutto è finito con un nulla di fatto, e la flessibilità non è stata inserita nella legge di Stabilità a causa della mancanza di coperture finanziarie necessarie per la riforma delle Pensioni. Ad ogni modo, in Commissione Lavoro alla Camera, il 10 e l’11 febbraio 2016 sarà discusso il disegno legge 857 di Cesare Damiano sulla flessibilità in uscita e i quota 41. Il dibattito riguarderà anche le pensioni di reversibilità, il part time e le unioni civili. In merito, l’esponente democratico Cirinnà, ha sottolineato di votare compatti il ddl, anche con la stepchild adoption.

Pensioni: flessibilità in uscita

L’Ansa ha reso noto che il presidente della Commissione Lavoro della Camera, durante il suo intervento di oggi all’ABI- Associazione Bancaria Italiana, ha sottolineato come la riforma Fornero del governo Monti abbia irrigidito i meccanismi di uscita dal lavoro. Damiano ha precisato la necessità e l’urgenza di introdurre la flessibilità in uscita a 62 anni, con 35 di contributi e con una penalizzazione massima dell’8%. Tutto questo per ripristinare il turnover e consentire l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani.

Mobilitazione precoci il 18 febbraio 2016

Intanto, la Questura di Roma ha concesso i permessi per la mobilitazione dei lavoratori precoci, i quali organizzeranno un presidio davanti a Montecitorio il prossimo 18 febbraio per chiedere al governo Renzi di approvare la proposta di pensione anticipata,con 41 anni di contributi versati e senza penalizzazioni.

Nel frattempo, Damiano, ideatore della proposta sui quota 41, è intervenuto in Commissione e ha attaccato duramente la Ue per l’invadenza e per la continua ingerenza esercitata sul governo Renzi.

Ad ogni modo sul tavolo ci sono due proposte previdenziali da inserire sulla Legge di Stabilità. La prima riguarda la riunificazione dei contributi versati in diverse gestioni per consentire la reversibilità pensionistica.

La secondo proposta che,secondo il ministro Poletti, consentirebbe di fare il primo passo verso la flessibilità in uscita, riguarda il part time per i lavoratori a tre anni dalla pensione e per i lavoratori over 63.

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