Allarme dell'Ocse per quanto riguarda le competenze scolastiche di base degli studenti: il quadro che emerge dall'ultimo rapporto annuale non può che destare preoccupazione.

Infatti, il ventotto per cento degli studenti (oltre un ragazzo su quattro quindi) presenta forti carenze in almeno una delle materie scolastiche di base. Il cruccio degli studenti sembra essere, indubbiamente, la matematica visto che, su quasi quattro milioni di quindicenni che vanno a Scuola nei Paesi industrializzati, il 23 per cento ha evidenziato notevoli difficoltà nella risoluzione di problemi elementari.

Rapporto Ocse, ultime notizie scuola 11 febbraio: ecco i dati preoccupanti sugli studenti

Non solo la matematica, comunque, ma anche le scienze e la lettura arrancano, secondo quanto pubblicato sul numero odierno de 'La Stampa'. I dati, in senso ampio, parlano di una percentuale di circa il dodici per cento come 'low performer' nelle materie di base e addirittura il tre per cento ha fatto segnare un grado di conoscenza al di sotto del livello 1, il più basso riferito alla scala usata dall'Ocse-Pisa per i suoi test internazionali.

La preoccupazione sorge soprattutto per quello che potrà essere il futuro delle società e della crescita economica nei Paesi industrializzati: sì, perchè, di mezzo, non c'è solo il potenziale aumento della dispersione scolastica ma anche un possibile ingresso in uno stato permanente di recessione.

Scuola, rapporto Ocse: quali sono le ragioni delle carenze nelle competenze di base?

Il direttore del dipartimento Istruzione dell'Ocse, Andreas Schleicher ritiene importante adottare delle misure importanti, ovvero delle riforme, che possano aiutare gli studenti insufficienti a recuperare il terreno perduto ed arrivare almeno ad acquistare un livello idoneo per quanto riguarda le conoscenze di base. Per questo motivo viene suggerito un maggior coinvolgimento delle famiglie nelle attività scolastiche, dando sostegno e assistenza a quelle mono-parentali e a quelle svantaggiate dal punto di vista economico.

Le cause di questo deficit conoscitivo sarebbero, dunque, molteplici e da ricondursi non solo all'organizzazione dei vari sistemi scolastici ma anche alle condizioni socio-economiche delle famiglie che creano disparità nell'accesso all'istruzione.