Sono due le ipotesi che consentono ai pensionati Inps di andare in pensionesolo dopo 15 anni di contributi versati. Tra vecchie e nuove norme che regolano il sistema pensionistico attuale e le varie deroghe relative ai requisiti d'età, è ancora difficile districarsi tra i meandri della previdenza italiana. Attraverso una serie di circolari, l'Inps ha chiarito quali potranno essere in futuro le possibili eccezioni alla normativa vigente per consentire ai contribuenti di accedere alla pensione di vecchiaia con solo 15 anni di versamento di contributi.

In due ipotesi ben distinte è possibile accedere a tale beneficio: nel caso della cosiddetta 'deroga Amato' e nel caso dell'Opzione contributiva Dini.

La deroga Amato

La deroga Amato è regolata dal decreto legislativo 502/93 e prevede tre distinte ipotesi per conseguire la pensione anticipatamente. La prima eccezione è prevista per coloro che hanno versato contributi per 15 anni prima del 31 dicembre del 1992, la seconda è prevista per coloro che sono stati autorizzati a versare contributi volontari prima del 31 dicembre del 1992, mentre per la terza occorre fare una ulteriore precisazione.

La terza eccezione riguarda tre casi ben identificati dalla deroga Amato. Possono andare in pensione con 15 anni di contributi coloro che vantano 15 di contributi effettivi derivanti da lavoro dipendente, coloro che vantano 25 anni di anzianità contributiva (cioè hanno versato i primi contributi 25 anni prima della data in cui vogliono percepire la pensione) e coloro che hanno lavorato per almeno 10 anni anche se non in maniera continua.

L'opzione contributiva Dini

Anche l'opzione contributiva Dini consente di andare in pensione con solo 15 anni di contributi versati. Per poterne beneficiare occorre avere i seguenti requisiti: avere versato contributi per almeno 15 anni, non avere versato contributi per più di 18 anni al 31 dicembre 1995 e avere versato almeno 5 anni di contributi dall'anno 1996 in poi.

L'opzione contributiva Dini prevede anche il ricalcolo della pensionedal punto di vista contributivo, in senso penalizzante, proprio per il fatto che il contribuente ha versato contributi per un numero di anni inferiore rispetto ai requisiti ordinari.