Sulla questione del merito era calato, negli ultimi giorni, uno strano silenzio dopo le polemiche accese dai sindacati riguardo al diritto di contrattazione inerente al bonus da attribuire ai docenti più 'bravi e meritevoli'. Si era persino ipotizzato un improvviso dietrofront del Miur, un tentativo per trovare un accordo con le forze sociali, dopo che lo stesso dicastero di Viale Trastevere aveva provveduto a 'stoppare' immediatamente 'la distribuzione a pioggia' proposta dai sindacati.

Ultime news scuola, martedì 29 marzo 2016: arriva circolare Miur sul merito, nessun passo indietro

Invece, nulla di tutto questo, perchè il quotidiano economico 'Italia Oggi', in edicola oggi, martedì 29 marzo, ha pubblicato la notizia riguardante l'invio della circolare sul merito a tutte le scuole d'Italia, tra la giornata di oggi e quella di domani.

La circolare Miur, firmata dal capo dipartimento Rosa De Pasquale, non farà altro che ribadire il concetto del 'merito' come 'non contrattabile', pur trattandosi di salario accessorio: del resto, la valutazione dei docenti e l'attribuzione del merito rappresenta uno dei capisaldi della Buona Scuola renziana ed era francamente illogico aspettarsi un passo indietro da parte dell'amministrazione centrale.

Sindacati verso lo sciopero generale: momento importante l'assemblea nazionale Rsu il 28 aprile

Commenti durissimi, quelli delle forze sindacali. Marco Nigi della Snals-Confsal ha parlato di atteggiamento deludente. Pino Turi della Uil ha dichiarato che la mobilitazione continuerà oltre al fatto che ci saranno contenziosi in Tribunale: i temi non mancheranno, dalla non contrattazione del salario accessorio al collegio 'imperfetto'.

Domenico Pantaleo di Flc-Cgil ritiene che il Miur stia esasperando il conflitto nelle scuole e, per tale ragione, se ne dovrà assumere al più presto la responsabilità.

I sindacati stanno organizzando una risposta importante. Il prossimo 28 aprile è in calendario l'assemblea nazionale delle Rsu di Cgil, Cisl, Uil e Snals ed è inevitabile che il merito, il mancato rinnovo del contratto economico e la chiamata diretta dei dirigenti scolastici costituiranno i temi più scottanti sui quali proclamare un nuovo sciopero nazionale.

L'ipotesi più probabile è che si possa scendere in piazza già nel mese di maggio, in piena campagna elezioni amministrative: un segnale che Renzi non potrà ignorare, almeno secondo il punto di vista dei sindacati.