Sei anni di esperienza che se ne vanno in fumo, ecco un'altra assurdità del Ministero dell'Istruzione. La protesta dei professori dei licei musicali è di quelle che si fanno sentire. Sulle pagine di 'Repubblica' di oggi, lunedì 7 marzo, viene pubblicato un articolo-denuncia attraverso il quale si vuole attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su quello che rischia di diventare uno dei più grossi pasticci governativi.

Ultime news scuola, lunedì 7 marzo 2016: docenti licei musicali in rivolta

I 126 licei musicali nascono nel 2010 per volontà dell'ex ministro Gelmini e c'è bisogno di insegnanti preparati, pronti ad avviare questo nuovo esperimento: il reclutamento riguarda inizialmente docenti che insegnavano, per esempio, nelle scuole medie ma si fa ricorso, naturalmente, a supplenti, alcuni di essi abilitati, altri no.

L'assurdità deriva dal fatto che i circa 1500 insegnanti che hanno contribuito in maniera encomiabile ad aprire la via dei licei musicali in Italia rischiano di salutare le loro scuole, visto che saranno sostituiti da colleghi abilitati, quelli che vinceranno il prossimo concorso.

Alberto Spinelli, promotore della petizione online su 'Change.org' spiega che gli insegnanti che prenderanno il posto di quelli attuali saranno, senz'altro, bravi e preparati ma non hanno l'esperienza maturata dai colleghi. In più, oltre il cinquanta per cento degli ex docenti di musica in sovrannumero e tutti quelli provenienti dalla Scuola media sono già di ruolo e, come previsto dalla legge 107, non potranno partecipare al concorso.

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Pia Blandano, preside del 'Regina Margherita' di Palermo, il liceo musicale più grande d'Italia, lancia l'allarme parlando del potenziale rischio di perdere i docenti migliori, mentre il segretario nazionale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi sottolinea come ci sia grande confusione nei coreutici e nei licei musicali perchè non si è provveduto alla stabilizzazione dei docenti.

Il Ministero dell'Istruzione getta acqua sul fuoco e parla, invece, di riduzione del precariato di chi insegna nei musicali, proprio grazie al nuovo regolamento sulle classi di concorso e alle operazioni riguardanti la mobilità straordinaria. La Buona Scuola, però, ci ha già abituato al classico detto 'Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare'.