Da diversi giorni molti docenti di ruolo attendono con ansia la pubblicazione dell'Ordinanza Ministeriale sulla Mobilità che dà il via alla presentazione delle domande di trasferimento definendo tempi, modelli di domanda e i relativi allegati. Solo in Valle D'Aosta la mobilità, con scadenza per il prossimo 8 aprile, non avrà ritardi o disguidi. Per il resto d'Italia si presume, considerando che la Funzione Pubblica non si è ancora pronunciata sul CCNL, che le date inizialmente trapelate dalle indiscrezioni dei sindacati slitteranno e, di conseguenza, anche le date di pubblicazione dei risultati dei movimenti richiesti.

Caso a parte l'USP di Nuoro che, settimane fa, ha pubblicato una nota relativa ai docenti DOS che dovranno ottenere la titolarità su Scuola, come previsto dall'articolo 7 dell'ipotesi di contratto, anticipando solo in parte l'ordinanza ministeriale sulla mobilità 2016/17.

Il CCNL potrebbe essere bocciato dalla Funzione Pubblica?

Dalle notizie che trapelano dalla Presidenza del Consiglio sembra che ci sia la possibilità di far saltare tutto per un’incoerenza di fondo tra l’accordo (ipotesi di contratto firmata anche dai sindacati) e la legge 107. Anche l’Associazione Nazionale Presidi conferma questa ipotesi considerando queste voci molto veritiere. In particolare tutto è bloccato per via di una norma prevista nell’ipotesi di contratto sulla mobilità.

Nell’art.1 riferito al campo di applicazione, durata e decorrenza del contatto (comma 6) si evince che l’ordinanza ministeriale non potrà essere pubblicata se prima ci sarà la necessaria certificazione dei ministeri competenti, del contratto di mobilità concordato con i sindacati, entro la scadenza del 10 aprile 2016. Se entro la prossima settimana non sarà emanata l'O.M.

si avranno ripercussioni anche sulla mobilità annuale (assegnazione provvisorie ed utilizzi) ma anche considerevoli ritardi sulle assunzioni del concorso a cattedra. Si attende con ansia l'avvio delle procedure di mobilità, con la possibilità di relative variazioni apportate, rispetto all’accordo preso con l'ipotesi di contratto.