Da tempo si attendono i cambiamenti alla riforma Forneroche ha incrementato i requisiti per andare in pensione, ma dall'attuale Governo, nonostante l'apertura peruna discussione nell'anno in corso, non sono arrivati segnali concreti. Le attuali possibilitàdi riforma delle Pensioni anticipate vertono su due proposte: quella di Cesare Damiano, che prevede la possibilità di anticipare di 4 anni l'uscita da lavoro con una penalizzazione dell'8 per cento, e quella del Presidente dell'Inps, Tito Boeri,basata su una decurtazione dell'assegno del 3% all'anno per un massimo di 3anni di anticipo.

Allo stato attuale, la pensione anticipata delle generazioni più recenti, ovvero dei lavoratori che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996 (rientranti nel cosiddetto "sistema previdenziale puro") è fissataa 63 anni e sette mesi (nel triennio 2016/2018), con un minimo di contributi versati di 20 anni ed in presenza di un ammontare mensile che sia almeno 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale (1.255 euro nel 2016). Il requisito dell'età può essere agevolmente verificato dalla propria data di nascita: indichiamo, di seguito, i requisiti anagrafici per le pensioni anticipate fino al 2050.

Pensioni anticipate dal 2016 al 2030: il requisito dell'età

Come detto, per i tre anni 2016, 2017 e 2018 i contribuenti che hanno iniziato a lavorare dopo la fine del 1995 potranno andare in pensione anticipata dopo aver compiuto i 63 anni e 7 mesi di età: pertanto, per il 2016, potranno usufruirne i lavoratori nati non oltre il 1° giugno del 1953 (nel 2017 entro il 1° giugno 1954 e nel 2018 entro il 1° giugno 1955).

Nel biennio successivo, 2019-2020, il pensionamento anticipato si raggiunge quattro mesi dopo, dunque a 63 anni e undici mesi: occorrerà essere nati, rispettivamente, non oltre l'1/02/1956 e l'1/02/1957. L'incremento dell'età minima per la pensione anticipata dal 2021-2022 sarà non più di quattro mesi, ma di tre: pertanto sarà necessario aver compiuto 64 anni e 2 mesi e le date di nascita per la verifica saranno il 1° novembre del 1957 ed il 1° novembre del 1958.

Nel 2023 e 2024 l'età minima sale a 64,5 (64 anni e 5 mesi) con date di nascita fissate al 1° agosto del 1959 ed al 1° agosto dell'anno successivo. Si sale a 64,8 per gli anni 2025 e 2026 con date di nascita fissate al 1/05/1961 e 1/05/1962. Altri tre mesi per 2027 e 2028 (64,11), con nascita entro il 1/02/1963 e 1/02/1964.

Uscita anticipata da lavoro: quali saranno i requisiti dal 2030 al 2050

Dal 2029-2030 l'età minima per la pensione anticipata cresce di due mesi: l'uscita da lavoro potrà essere effettuata a 65 anni e 1 mese e, dunque, per i nati entro il 1/12/1964 e 1/12/1965. Nel biennio 2031-2032 si potrà andare in pensione a 65,3 con nascita entro il 1° ottobre del 1966 ed il 1° ottobre del 1967. Sessantacinque anni e tre mesi di età saranno necessari per andare in pensione anticipata nel 2033(nati entro il 1/08/1968)e nel 2034 (1/08/1969). Il requisito dell'età si aggiornerà per ciascun biennio di 2 mesi: nel 2035 e 2036 a 65,7 (1/06/1970 e 1/06/1971), nel 2037-2038 a 65,9 (1/04/1972 e 1/04/1973), a 65,11 nel 2039-2040 (1/02/1974 e 1975), a 66,1 nel 2041-2042 (nati entro il 1/12/1975 e 1976), a 66,3 nel 2043-2044 (1/10/1977 e 1978), a 66 anni e 5 mesi nel biennio 2045-2046 (1/08//1979 e 1980), a 66,7 nel 2047-2048 (nati entro il 1° giugno 1981 e 1982) e, infine, a 66 anni e nove mesi nel 2049 e nel 2050 (nascita prima del 1° aprile 1983 e 1984).