Resta alta la tensione sul tema della flessibilità previdenziale: mentre sullo sfondo i sindacati preparano una grande mobilitazione unitaria per chiedere di aprire a nuove regole di pensionamento, il Governo studiail Def 2016 (cioé il nuovodocumento di programmazione economica e finanziaria). Una bozza all'interno della quale i lavoratori si attendono di trovare le premesse per le uscite flessibili e perun ampliamento del welfare, stante che gli stessi auspici sono arrivati negli scorsi giorni anche dal Parlamento. "Se non affronteremo il tema dell'ammodernamento del sistema previdenziale attraverso la flessibilità, aumenterà il numero dei poveri e dei disoccupati over 60, vittime dei processi di ristrutturazione" spiega il Presidente della Commissione lavoro della Camera Cesare Damiano, prospettandoche il problema avrà inevitabili riverberi anche per chi si trova all'inizio della propria carriera.

"Diventerà sempre più difficile l'accesso al lavoro da parte dei giovani".

Riforma pensioni, occhi puntati sul Def ma il problema resta convincere l'Ue

Stante la situazione, appare chiaro che parte della dialettica si gioca su un terreno di contrapposizione non solo tra lavoratori e Governo, ma anche tra lo stesso Governo e le istituzioni Europee. "Con Bruxelles è in corso una discussione per verificare i dati del 2016e quindi con il Def di aprile troveremo una soluzione definitiva sia del quadro di finanza pubblica sia delle previsioni di crescita" ha affermato negli scorsi giorniil Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, rassicurando contro possibili iniziative di richiamo da parte dei tecnici e dei revisori internazionali.

Nel frattempo le scadenze si avvicinano: "alla metà dell'anno in corso scadranno le tutele per molti lavoratori che rimarranno senza alcun reddito, cioèdiventerannonuovi disoccupati" conclude l'On. Damiano, che chiedeal Governo di pensare per tempo ad un intervento di welfare in grado di migliorare in senso strutturale la situazione.

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