La questione legata agli stipendi del personale scolastico (docenti e Ata) non deve passare in secondo piano rispetto agli argomenti di cui si sta parlando, in questi giorni, con maggiore insistenza come quello del concorso o della mobilità.

A sensibilizzare il problema è il sindacato Anief, attraverso un articolo pubblicato su 'Orizzonte Scuola'. I numeri che riguardano i salari degli insegnanti e dei lavoratori della scuola fanno rabbrividire, soprattutto se rapportati con gli altri comparti della pubblica amministrazione: se, infatti, per la sanità, abbiamo assistito ad un aumento di 309 euro, negli ultimi cinque anni (dal 2010 al 2015, lo stipendio annuo è passato da 24.952 euro a 25.261 euro, con un incremento dell'1,2 per cento), per l'istruzione l'aumento è stato solo dello 0,5 per cento, ovvero 139 euro (da 26.039 a 26.178 euro).

Ultime news scuola, lunedì 4 aprile 2016: stipendi insegnanti, i più bassi nell'area Ocse

Questi i dati riportati dalle tabelle Istat e riguardanti le retribuzioni lorde contrattuali che parlano, tra l'altro, di un reddito in Italia, riguardante i lavoratori dipendenti, aumentato, in media, del 7 per cento.Sono dati che devono far riflettere anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale (la numero 178) in base alla quale veniva dichiarato inammissibile il blocco degli stipendi nel pubblico impiego come, invece, stabilito dalle varie leggi che si sono succedute (122/2010, 147/2013 e 190/2014). A fronte di tutto ciò, il governo Renzi ha provveduto a stanziare cifre, a dir poco, irrisorie (appena cinque euro nella Legge di Stabilità 2016): gli insegnanti, infatti, rappresentano i lavoratori 'peggio pagati' nell'area Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).

Anief, governo Renzi vuole rendere le buste paga dei docenti ancora più leggere

Anief parla, senza mezzi termini, di 'prove generali' del governo per rendere le buste paga dei docenti e del personale Ata sempre più leggere. Il ministro Giannini continua ad insistere sul fatto che il bonus del merito non potrà essere assegnato a uno o due docenti ma nemmeno distribuito 'a pioggia'.Il sindacato, d'altra parte, ritiene che si debba insistere sul recupero dell'indennità di vacanza contrattuale: si tratta di restituire almeno 70 euro al mese, in media, allo stipendio degli insegnanti, vale a dire una media di 850 euro all'anno.

Anief preparerà un apposito ricorso che avrà lo scopo di riallineare al costo della vita gli stipendi dei docenti, sia attraverso un recupero degli anni persi in seguito al blocco del contratto, sia come adeguamento all'inflazione: in pratica, si tratta di un aumento di circa il dieci per cento della retribuzione mensile.