TFR dei lavoratori destinato ai fondi pensioni di previdenza non più facoltativa ma obbligatoria. Questa possibilità è allo studio da parte del Governoin questi giorni e prevede l' adesione ai fondi pensionecon una parte del proprio TFR in modo obbligatorio e non più sindacabile di scelta da parte dei lavoratori. Questa nuovapossibilitàè solo all’inizio e dovrà tenere conto delle battaglie che imprese e sindacati sono pronti ad intraprendere, tenendo presente che l’argomento è della massima importanza.

Liquidazione dei lavoratori: che fine farà il Tfr?

La possibilità che la destinazione del proprioTFR ai fondi di previdenza complementari non sia più una facoltà del lavoratore ma una scelta obbligatoria è stata valutata, in questi giorni, dal Governo. Proiezioni della situazione futura previdenziale hanno fatto emergere che la maggior parte dellePensioninon potranno che essere, in un prossimo futuro, costituite da cifre sempre più irrisorie. Una drammatica possibile realtà alla quale bisogna preventivamente porre rimedio affinché non si verifichi.Per porre rimedio alle enormi difficoltà dell’attuale sistema pensionisticola possibile risposta risiede nelTFRdei lavoratori. Infatti laliquidazione, usata in un primo momento come possibile ”jolly” nellabusta pagaper consentire una maggiore liquidità di spesa ai dipendenti, adesso potrebbe essere utilizzataper dare maggiore disponibilità di liquidità alnostro sistema previdenzialeper andare atamponare un possibile catastrofico futuro.

Come si calcola il TFR dei dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) oliquidazione, corrisponde all’incirca, ad uno stipendio calcolato per ogni anno lavorativo. Allo stato attuale, il dipendente, ha la facoltà di scegliere di non accantonare il suo TFR presso il datore di lavoro o il Fondo di Tesoreria dell’Inps ma di averlo mensilmente inbusta pagao scegliere di destinarlo ad un fondo di previdenza complementarein virtù di una possibile integrazione della propria pensione futura.

La "possibilità" sarà trasformata, molto probabilmente, in una "scelta obbligata" e il dipendente non potrà più avere la possibilità di valutare la scelta della destinazione a un fondo della sua liquidazionema saràobbligatoa destinare una parte della quota del trattamento di fine rapporto, per poter autofinanziare nel tempo la sua pensione.