Il primo giorno di prove scritte del concorso Scuola se n'è andato tra le proteste dei docenti che insistono nelle loro richieste di invalidamento e gli 'Smettiamola' del Miur che, al contrario, ha cercato in tutti i modi di gettare acqua sul fuoco. La notizia dell'ordinanza del Consiglio di Stato in merito all'ammissione, seppure in via cautelare, di tre 'semplici laureati' ha generato ulteriore scompiglio nel mondo scolastico anche e soprattutto in vista della ripresa delle prove scritte, prevista per domani, lunedì 2 maggio.

Il calendario, tra l'altro, prevede che si presentino alle varie sedi disposte in tutta Italia i numerosi candidati alle classi di concorso letterarie A12 e A22 (italiano per la scuola media inferiore e superiore): che cosa potrà succedere domattina?

Ultime news scuola, domenica 1 maggio 2016: prefetture allertate, i timori del Miur

Il quotidiano 'Repubblica' ha parlato di timori, da parte del Miur, che possano verificarsi disordini, proprio a motivo dell'ordinanza CdS: per tale ragione, ieri pomeriggio, Viale Trastevere ha organizzato una videoconferenza alla quale hanno partecipato i direttori degli uffici scolastici regionali. Si è parlato di come affrontare un'eventuale emergenza derivante dal possibile afflusso (anche massiccio) di docenti laureati, diplomati magistrali ad indirizzo linguistico nonchè insegnanti di ruolo, decisi a voler sostenere la prova. Per questo motivo, è stato consigliato di allertare le prefetture, in modo da tenersi pronti di fronte a possibili disordini o, comunque, momenti di tensione che possano causare ritardi sugli orari previsti per l'inizio della prova.

Candidati ammessi solo dietro presentazione della copia del provvedimento cautelare

I presidenti e i commissari potranno ammettere alla prova solo quegli insegnanti che, oltre al documento e alla ricevuta di pagamento della tassa dovuta per i diritti di segreteria, presenteranno alla commissione una copia del provvedimento cautelare a loro favore.

In mancanza di tale documento, il docente non potrà svolgere la prova, senza alcuna deroga.

Un altro timore del Miur deriva dalla possibile mancanza di postazioni PC: un problema che gli organizzatori non vorrebbero prendere in considerazione ma che potrebbe tranquillamente presentarsi in diversi sedi del concorso.